Pagelle Lazio-Genoa 4-2 (Coppa Italia)

Strakosha 6 - vedi Baruch. Non ha colpe sul gol di Pinilla ma lui è messo male, da istigare la palombella, che finisce sotto l'incrocio.
Per il resto, mai seriamente impegnato. Bene le poche volte che è impegnato coi piedi.

Patric 6,5 - primo tempo superlativo, in cui si propone regolarmente in avanti e propizia il rigore con un signor filtrante. Cala nella ripresa ma soprattutto perde un po' di certezze dopo il giallo, magari pensando alla follia dello Stadium della scorsa primavera.

Lukaku 6 - il voto è un mezzo regalo, sarebbe più giusto un 5,5. E' vero che nel primo tempo è almeno due volte malamente uccellato da Lazovic, però non giocava da una vita, non ha comunque sbracato e piazzato un assist importantissimo quando è servito. Con grande freddezza, tra l'altro. Ci servirà anche lui e io lo sostengo, sperando che la finisca co' 'ste patenti ritirate, multe e processi. Che ci metto un attimo a rinnegarlo: me chiamano Pietro.

Wallace 5,5 - giornata in chiaroscuro. Lascia troppa a libertà a Ocampos sul palo che cambia la partita a nostro favore, è molto impreciso in un paio di rinvii, stava riaprendo la partita con una follia a cavallo del recupero (avremmo fatto gli altri 3 minuti in apnea). Non è lo Wallace del blocco di partite pre-derby in cui non sbagliava davvero nulla.

Hoedt 6,5 - il voto è leggermente generoso perché è vero che è stato il nostro miglior attaccante con un gran gol (ha ricordato vagamente il gol di Anderson col la Samp) e con quella palla deliziosa sulla testa di Milinkovic, ma là dietro, però, ho rivisto l'Hoedt dello scorso anno, su entrambi i gol e sul palo di Ocampos (qui in coabitazione con Wallace). Mette una gran pezza, invece, sull'errore di Wallace nel finale.

Biglia 5,5 - è un voto che non tiene conto del fatto che sia Biglia, ossia un giocatore importante, perché altrimenti avrei dato mezzo punto di meno. Buona la prima mezzora, in cui è il fulcro di una squadra che gioca bene e ha il controllo della partita. Poi l'errore da cui origina il gol di Pinilla e da lì fino al gol del 3 a 2 va totalmente nel pallone. Il liscio sul 2 a 2 è roba da Franco Marchegiani, da Roberto Bacci, da medianacci d'altri tempi. Non da un giocatore il cui procuratore si picca del fatto che "da 10 anni dà la palla a Messi". Sveglia, ragazzo.

Lulic 5,5 - di norma fa un gran casino ma piazza anche giocate importanti. Ieri solo un gran casino, aggravato da un giallo inutile, per recuperare all'ennesima palla persa.

Parolo 5,5 - anche lui, mezzora e poi tanti saluti. In mezzo all'area sul tiro di Immobile, meno male che la regola del fuorigioco è parzialmente cambiata, altrimenti era da annullare e me lo sarei stra-inculato.

Lombardi 6 - corre, contrasta, gioca come fosse alla 50esima partita in A. Però al dunque, incespica troppo spesso sulla palla.

Djordjevic 6,5 - il gol che sblocca la gara, un rigore e un'ammonizione avversaria procurati. Voto per fatti concreti ma se poi si analizza la sua partita, ci sono anche larghi tratti di nulla.

Felipe Anderson 4,5 - era partito anche bene poi s'improvvisa rigorista (non è affar suo e lo sapevamo già) e perde la testa, regalando il pareggio su una giocata di una superficialità imperdonabile. Finché non avrà la testa, resterà un mezzo grande giocatore.


Milinkovic-Savic 7 - un gol che pesa moltissimo e di splendida futura. E' proprio il tipo di gol che fino a oggi non gli era mai riuscito. Da quella posizione aveva sprecato malamente due occasioni col Bologna. Dai, famme magnà chili di sterco!

Immobile 7 - che impatto sulla partita, ragazzi. Sarà pure che il Genoa di questo scorcio di stagione è allo sbando totale ma quando gioca con questa incisività è uno spettacolo per gli occhi. Bello e decisivo il suo gol.

Murgia n.g. - non trova mai davvero la posizione ma si sbatte molto.


Inzaghi 7 - non ha fatto la formazione che alcuni temevano alla vigilia, per fortuna. Forse ha cambiato un po' troppo là dietro e anche uno che non segue la Lazio si sarebbe accorto che non c'era la giusta sintonia tra i reparti: mai viste le linee di difesa e centrocampo così poco sincronizzate. Però, poi, fa i due cambi decisivi quando li deve fare, non ha aspettato rejanamente il 75°. Bravo, Simone.