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Pioli all'Inter?

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2016 12:31
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Post: 637
06/11/2016 16:24
 
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Ora invece pare abbiano riscelto Pioli.
Peccato, per me con Marcelino ce li levavamo da mezzo almeno quest'anno.

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06/11/2016 17:37
 
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Un altro che dura sei mesi.

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Post: 1.694
06/11/2016 17:49
 
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Re:
Magnopèl, 06/11/2016 16.24:

Ora invece pare abbiano riscelto Pioli. Peccato, per me con Marcelino ce li levavamo da mezzo almeno quest'anno.



Mi spiace che sia finita così, perché mi spiacerà tifargli contro.
Ho un ottimo ricordo di Pioli, nonostante una seconda stagione indecente, anche per sue precise responsabilità gestionali e tecniche.

Ma la Lazio di Pioli 2014-'15 è, con ogni probabilità, la miglior Lazio di SEMPRE - con me vivente, s'intende - ipotizzando un algoritmo in grado di calcolare il miglior prodotto possibile miscelando qualità di rosa-risultati-qualità di gioco.
Vi confesso che ogni 15-20 giorni mi rivedo il serpentone di tutti i gol di quella stagione che si trova sul tubo.  

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Post: 2.725
08/11/2016 12:18
 
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cuchillo76, 06/11/2016 17.49:


Vi confesso che ogni 15-20 giorni mi rivedo il serpentone di tutti i gol di quella stagione che si trova sul tubo.  



Io penso che non li rivedrò mai, pur avendo collezionato tutti i servizi. Non dico che il rifiuto è come quello per il 2000-01, però c'è.


Comunque inizia con un derby. 
Dopo avermi sorpreso vincendo il casting, vediamo se saprà sorprendermi ancora.
Di sicuro in questa prima partita tiferò pr lui...

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Post: 637
08/11/2016 12:35
 
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Io non riesco a volergli male, le colpe che hanno portato allo scorso anno sono chiarissime (eloquente anche una recente dichiarazione di Parolo: "Lotito deve imparare dagli errori di due anni fa anche se sbagliammo tutti", una cosa del genere). Lui poi ci ha messo del suo e l'unica cosa che gli rinfaccio è l'aver schierato sempre sempre Candreva che palesemente giocava scocciato, per non dire altro. Vi ricordate quando in un cotnropeide si fermò ad allacciarsi gli scarpini sulla fascia? Sarei sceso in campo e Pioli lo continuava a schierare, vabbè.
Mi avvicino molto al pensiero di Cuchillo e lancio la mia prima profezia: vince il derby di milano (quello sbagliato, ma arivabbè)

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Post: 637
08/11/2016 12:41
 
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Cmq comincia con Milan, Fiorentina e Napoli in serie A, più l'EL in mezzo.
Curioso di vedere come va.

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Post: 1.694
08/11/2016 12:49
 
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Re:

Mark Lenders (ML), 08/11/2016 12.18:


Non dico che il rifiuto è come quello per il 2000-01, però c'è.



Ma questo sempre perché siamo arrivati un punto sotto una squadra che doveva svitare il cranio alla Juve e pisciarci dentro e invece si è "ridotta" a fare un testa a testa contro una squadra arrivata ottava l'anno prima?
Oppure perché non abbiamo vinto la finale di Coppa Italia?
Cioè, se avessimo vinto la finale di Coppa Italia, il serpentone dei gol della stagione te lo rivedresti?

 



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Post: 1.597
28/11/2016 21:35
 
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sto vedendo l'inter massacrare la fiorentina. non ci ha messo molto pioli a darci retta :)
joao mario in panca e banega dietro icardi (dove fa male sul serio). 4231 con kondogbia e brozovic davanti alla difesa.
palla agli altri restano fragili ma d'altronde l'unico centrocampista che possa schermare la difesa è medel che è rotto, ma palla a loro hanno un senso compiuto, e la qualità c'è.
icardi ha fatto un gol strepitoso, sembrava il miglior klose.

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Post: 2.725
29/11/2016 12:50
 
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cuchillo76, 08/11/2016 12.49:


Ma questo sempre perché siamo arrivati un punto sotto una squadra che doveva svitare il cranio alla Juve e pisciarci dentro e invece si è "ridotta" a fare un testa a testa contro una squadra arrivata ottava l'anno prima?
Oppure perché non abbiamo vinto la finale di Coppa Italia?
Cioè, se avessimo vinto la finale di Coppa Italia, il serpentone dei gol della stagione te lo rivedresti?




Questo perché nella nostra stagione che molti di voi considerano la migliore dell'era lotitiana (e per certi versi lo penso anch'io) siamo finiti sotto la peggior Roma del post 26 maggio. Io se penso questa cosa mi intristisco tantissimo: la grande Lazio che finisce un punto sotto una Roma deludente. E' la certificazione di uno status quo che mi disgusta.
Preferisco pensare che - nonostante questo gap finanziario e tecnico - siamo riusciti a portare a casa più trofei. Che poi per fortuna è ciò che considero realmente importante. Quindi la risposta è sì: se il tiro di Djordjevic fosse entrato avrei un ricordo piacevole del 2014-2015 perché l'1-0 alla voce trofei avrebbe cancellato il -1 in classifica. Così invece resterà nella storia come la stagione laziale più romanista di sempre: "il miglior gioco d'Italia", tanti sogni, una finale persa all'Olimpico e un pugno di mosche anche in campionato. Io quell'anno ho provato sulla mia pelle cosa significa essere romanista, cosa significa emozionarsi, prenderla nell'ano e consolarsi col "grazie lo stesso": mi ha fatto schifo. Non voglio più sentirla nominare quella stagione, altro che riguardarmela...
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/11/2016 13:02]

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Post: 558
29/11/2016 14:40
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 29/11/2016 12.50:


Io quell'anno ho provato sulla mia pelle cosa significa essere romanista, cosa significa emozionarsi, prenderla nell'ano e consolarsi col "grazie lo stesso": mi ha fatto schifo. Non voglio più sentirla nominare quella stagione, altro che riguardarmela...



Perfetto, condivido tutto.
Una trionfale cavalcata che ha portato a una mazza.
Una notte di bagordi in un bordello ucraino conclusasi con un mandingo che ti alita nell'orecchio a letto.

Alla fine di Lazio-Juve tutti a battere le mani e io avvelenato, distrutto, disossato dal doppio palo di Djordjevic (e l'occasione che aveva dilapidato questa emerita pippa solo pochi minuti prima).
Se almeno ci fossimo qualificati per la Champions ad agosto, un senso sarei anche riuscito a darglielo.

Ma così no. Così è l'attaccarsi al cazzo più romanista che esiste. Più volte, peraltro.


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Post: 2.725
29/11/2016 15:03
 
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E ci va di mezzo pure il povero Pioli, persona splendida e tutto sommato anche bravo allenatore, se restiamo alla parte tecnica. Quella sera, dopo la finale, insieme a Baruch e ad altri amici lo incontrammo a Ponte Milvio e gli strinsi la mano perché ero veramente orgoglioso e perché non è da una partita che si giudica un giocatore o un allenatore.
Poi però abbiamo perso il derby, stavamo mandando in vacca anche il terzo posto (vero che il rigore non c'era, però a un certo punto siamo stati in balia del Napoli), abbiamo perso la Supercoppa e abbiamo perso il preliminare di Champions. Prima ancora avevamo buttato un derby da 2-0, e successivamente ne abbiamo persi altri due. Cioè, stringi stringi nelle grandi partite è stato un fallimento dopo l'altro. In due anni con lui le grandi vittorie sono state solo le due di Napoli, e per lo stesso motivo aspetto prima di celebrare Inzaghino. Perché per ora - al netto dei 28 punti - abbiamo battuto la Scafatese e il Don Orione.
Quindi mi dispiace, dall'orgoglio e dal "grazie lo stesso" sono passato al rifiuto. Non riesco a guardare Pioli con benevolenza, non riesco ad augurargli di fare altrove quel che non è riuscito a fare qua. E tutto sommato credo che non ci riuscirà, perché del grande allenatore gli manca il carisma e il dna vincente. O la fortuna, se vogliamo chiamarla con un altro nome. Sarà brutto da dire, ma io sulla mia panchina preferisco averci uno magari un po' meno bravo, e però più figlio di puttana e più amico della sorte.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/11/2016 15:06]

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Post: 652
29/11/2016 19:43
 
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Sono perfettamente d'accordo a metà (cit.) con Mark Lenders.
Come lui provo un gusto diverso dall'originale, e sempre più amaro, nel ripensare a Pioli e a quella stagione.
Semplicemente distribuisco in maniera molto diversa colpe e motivazioni alla base di quella sensazione.
Al tecnico non perdono il non aver reagito, durante la sua seconda annata, alla situazione che si era creata e che gli era sfuggita di mano.
Poteva prenderla di petto, sbattendo in tribuna chi non lo seguiva, e nessuno gli avrebbe rimproverato qualcosa se non fosse bastato a salvare la stagione.
Poteva rassegnare dignitosamente le dimissioni, e nessuno gli avrebbe dato del fuggitivo.
Ha preferito rimanere a prendere pesci in faccia, fino a un esonero di una vigliaccheria umana e professionale non comune, per non perdere lo stipendio.
Dopo un Genoa-Cagliari 2-3, il tecnico dei liguri Bruno Giorgi fu oggetto di una contestazione che rischiava di attentare alla sua incolumità.
Arrivato sano e salvo a domicilio sentenziò "Alla mia età non posso andare a casa accompagnato dalla Polizia": a conferma del fatto che non si trattasse solo di belle parole, abbandonò l'incarico lasciando i soldi sul tavolo.
Ecco, questo è - era, purtroppo - un uomo; Pioli - e Petković - non lo sono, non allo stesso modo.
Ed è tale considerazione ad aver fatto rientrare come un bernoccolo la stima per la persona maturata durante la prima stagione: retrocedendolo nella categoria degli "onesti passivi", che non fanno nulla di male ma non vanno molto oltre.
Mentre sono molto più comprensivo nei confronti del perdente, quale ha dimostrato di essere in maniera inequivocabile: se uno ha dei limiti in buona fede non è colpa sua, basta chiamare un altro.
E precisando che dalla sua fedina penale escludo in maniera perentoria la finale di Coppa Italia.
Lì inventò un modulo nuovo, preparò alla perfezione la partita, vaporizzò da un incontro all'altro un divario apparso incolmabile fino al precedente - e di un solo mese - scontro diretto.
Lui quella gara l'aveva vinta: a decidere in negativo furono uno dei due Maghi Zurlì in porta e Sbirulino in attacco.
Elementi schierati per una mancanza di alternative che derivava dalla criminosa latitanza societaria sul mercato di riparazione, non certo da colpe sue.
E neppure ho vissuto con quel senso di condanna definitiva il mancato secondo posto, che considero legato soprattutto a due fattori: i diversi Regolamenti in vigore per le due squadre; la presenza in campo di un "portiere" colpevole in quattro gol su quattro nelle due stracittadine, statistica degna del boemo.
Ma il peggior ricordo di quel ciclo tecnico rimane un altro: come è stato affrontato il derby decisivo?
Da parte loro con tutta l'antisportività del caso, ma con l'atteggiamento giusto sul piano della carogneria e del vincere a tutti i costi.
Da parte nostra alla stregua di un compitino qualsiasi, come se si trattasse di una partita qualsiasi, senza aggiungere altro sul piano del mestiere e del carattere.
Una merda umana d'importazione, e alla guida di un'associazione a delinquere abusivamente insediata in casa nostra, che capisce e "sente" più di noi una partita come quella: ecco la ferita più difficile da rimarginare.
[Modificato da Er Matador 29/11/2016 20:22]

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Post: 2.725
29/11/2016 20:22
 
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Er Matador, 29/11/2016 19.43:


Ma il peggior ricordo di quel ciclo tecnico rimane un altro: come è stato affrontato il derby decisivo?
Da parte loro con tutta l'antisportività del caso, ma con l'atteggiamento giusto sul piano della carogneria e del vincere a tutti i costi.
Da parte nostra alla stregua di un compitino qualsiasi, come se si trattasse di una partita qualsiasi, senza aggiungere altro sul piano del mestiere e del carattere.
Una merda umana d'importazione, e alla guida di un'associazione a delinquere abusivamente insediata in casa nostra, che capisce e "sente" più di noi una partita come quella: quella è la ferita più difficile da rimarginare.



Questo, questo soprattutto.
La bonomia e la sportività di Pioli mi stanno definitivamente sulle palle da allora. Si fece pecora e il lupo se lo mangiò.
Da allora l'avversione è per lo stereotipo: Pioli è come dire Donadoni, è come dire Prandelli (anche se Prandelli come persona è molto peggio, essendo un ipocrita fatto e finito), è dire il settentrionale di buone maniere e di poche misurate parole. Basta. Io di questi non ne voglio vedere più per anni e anni, e questo perché - anche per me - quella ferita è ancora aperta.


Poi sul resto, sulle dimissioni e/o sui pugni da sbattere sul tavolo di Lotito sono molto molto più morbido. Primo, perché trovo troppo facile (e anche un po' volgare) fare gli splendidi coi contratti degli altri: se uno è talmente coerente e signore da lasciare i soldi sul tavolo gli batto le mani, ma se non lo fa non riesco a criminalizzarlo. Secondo, perché la Lazio attuale è un club che sta nella terra di mezzo, in linea di massima ci finisci quando la tua carriera non è ancora sbocciata del tutto o quando sta appassendo. E in entrambe le situazioni è molto pericoloso fare gli splendidi, perché farsi la nomea del rompicoglioni è un attimo e se non sei nel pieno del tuo fulgore rischi che ti facciano fuori dal gioco. Certe smargiassate puoi farle se sei Mourinho, Guardiola, Ancelotti: tanto hai già un conto in banca milionario e fuori dalla porta hai la fila dei club pronti ad assumerti. Se sei Pioli o Petkovic (o Inzaghi, o Reja, o Delio Rossi, o Papadopulo, o Caso), e soprattutto se vai alla Lazio di Lotito - mica al Psg o al Mancity - devi essere pronto ad adattarti alla situazione che troverai. Lo fanno tutti. Lo sta facendo Paulo Sousa alla Fiorentina, lo fa Sarri al Napoli, e prima di loro Montella e Mazzarri, e chissà quanti altri in giro per il mondo. E' il destino dei club di questa fascia qui, dei vorrei ma non posso. Sopra, i giocatori per vincere più o meno te li comprano. Sotto, il problema di vincere manco è considerato. Noi siamo nel mezzo: abbiamo i sogni di una grande e il portafoglio di una piccola. Ma tutto questo non può e non deve ricadere sulle spalle dell'allenatore di turno.

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Post: 652
03/12/2016 10:11
 
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Pioli non si smentisce.
Al San Paolo è costretto a schierare Ranocchia - uno che attualmente vale gli scarpini di Mauricio, non esagero - al centro della difesa e deve rinunciare a Medel, unico in grado di garantire un po' di filtro.
Un allenatore normale rimedierebbe abbassando il centrocampo a protezione della terza linea.
E si ricorderebbe che il collega Sarri aveva costruito quel famigerato 5-0 proprio sulla sua scarsa cautela nel disporre il reparto arretrato.
Lui, se possibile, allarga ulteriormente la distanza fra la mediana e un accenno di difesa alta.
Risultato, il Napoli Soccer li fa a fette triangolando negli spazi e dopo poco più di cinque minuti è già avanti di due lunghezze.
Non che vada meglio nella fase offensiva, dove Candreva e Perišić fanno a gara nell'accentrarsi fuori tempo, imbottigliando la manovra in una ristretta fascia centrale: nella quale il solo Icardi tenta di dare profondità, ma attaccando frontalmente e da fermo tre-quattro avversari alla volta.
Ottiene pure due palle gol abbastanza casuali, e sventate dalla pronta uscita bassa di Reina, ma senza passare per un gioco di cui è difficile identificare i connotati.
Poco incoraggiante anche la sensazione che in molti, Banega in testa, battano la fiacca.
Sembra che Pioli, anche sul piano umano, non abbia sinora grande presa sul gruppo.
Ammesso che in quello spogliatoio non abbiano già deciso di far fuori anche lui.
[Modificato da Er Matador 03/12/2016 10:15]

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Post: 1.597
03/12/2016 11:18
 
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una non partita. identica a quelle dell'anno scorso contro sarri. che quando vede pioli già sa di avere i 3 punti in saccoccia.

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Post: 2.878
03/12/2016 12:05
 
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Che ottusaggine, la voglia reiterata di Pioli di andare in Groenlandia con maglietta e infradito non riesco proprio a spiegarmela

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Post: 2.725
03/12/2016 12:31
 
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Se Mancini ha deciso di farsi cacciare e se De Boer non ha cavato un ragno dal buco significa che il problema è la squadra, molto prima dell'allenatore. Ci aggiungo anche una cosa che mi hanno detto persone che seguono l'Inter: che Mancini era già molto poco convinto dal ritiro e che quindi ha lavorato poco e che De Boer non gli faceva fare nulla di atletico, solo lavoro col pallone. Quindi in questo momento Pioli ha anche trovato una squadra a terra fisicamente.
Ciò detto, servirebbe il coraggio di fare delle scelte tattiche precise. Primo: non puoi giocare senza mediani. Kondogbia non è un mediano, non è nulla. Capisco che l'hai pagato 35 ma ti fa giocare in dieci, meglio Gnokouri; almeno mena. Ranocchia è obiettivamente un disastro, io non credo che Murillo sia peggiorato così tanto da meritare di fargli la panca. Così come non credo che Nagatomo (che mi sarei preso volentieri alla Lazio) sia peggio di D'Ambrosio. E davanti non puoi giocare con DUE giocatori che si guardano la punta degli scarpini: Candreva e Perisic giocano entrambi per i cazzi loro, te ne puoi permettere al massimo uno. Insomma, voglio dire che in questo momento bisognerebbe rischiare l'impopolarità mettendo fuori due tra Kondogbia, Joao Mario e Banega, e uno tra Candreva e Perisic. Invece Pioli mi pare che stia cercando di fare il diplomatico salvando il patrimonio tecnico: se continua così non lo salverà comunque (Kondogbia a ogni partita giocata in questo modo si deprezza) e sarà lui a pagare per tutti, come De Boer. Ma forse non è abbastanza sveglio per rendersene conto.

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