Mark Lenders (ML), 15/03/2016 13.00:
Probabilmente sono più informati perché subiscono un bombardamento h24 da parte dei mass media, hanno una cultura calcistica globale che noi alla loro età non avevamo, ma allo stesso tempo sono più disincantati. Se così fosse, ci sarebbe da chiedersi: è un bene, significa che sono più adulti e capaci di dare la giusta importanza al tifo nelle loro vite, oppure sono meno capaci di sognare e di provare emozioni, figli di un'epoca che è molto meno spensierata della nostra?
è esattamente questo.
parlo con cognizione di causa, essendo padre di un diciannovenne.
mio figlio sa tutto su tutti. ha visto immagini di tutti. può vedere partite come e quando vuole.
insomma, volendo, potrebbe usufruire di tutto il calcio mondiale senza mai alzarsi dal divano.
idem per i suoi amici/compagni di classe (pressoché tutti romanisti, by the way. e qui può entrare in ballo il discorso Cragnotti vs Lotito).
poi, certo, lui è figlio a me e quindi ha una partecipazione attiva molto più intensa rispetto ai suoi coetanei, abbonamento allo stadio in primis.
è laziale fino al midollo, odia la roma quasi quanto me ma...c'è qualcosa di diverso.
hanno meno fame di calcio, indubbiamente. probabilmente perché, a differenza nostra, ne possono gozzovigliare a piacimento.