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19/01/2016 16:49 | |
Beh, ce ne sarebbe uno che non può non essere citato per primo. A meno che non lo giudichiate tecnicamente un gol normale. Dovreste aver capito.
Passiamo ad argomenti più leggeri: Marco Branca. In quel Lazio-Fiorentina ero con mio padre e alcuni suoi amici in Tevere. Dietro di noi c'erano due tipi di Firenze belli acquattati, e soprattutto silenziosi, per non rivelare la loro fede. Erano stati sgamati in due secondi ma nessuno li importunò. Al gol di Branca, un cazzo di gol a cinque minuti dalla fine, mezza tribuna si gira verso di loro. Un minuto, il tempo di ricomporsi e non dare troppo nell'occhio, e si erano volatilizzati. Branca, antipatico come pochi -pure ai romanisti dopo cinque minuti che l'avevano comprato-, aveva talento.
Ecco, per ora citerei questo. Perché la prodezza in faccia fa sempre male, ma se è decisiva e si concretizza alla fine è una botta tremenda (vedi sopra).
Me ne verranno in mente altri.
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