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La statistica sui rigori di Federico Marchetti

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2015 11:16
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Post: 2.878
09/11/2015 10:21
 
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Rigori subiti in carriera: 42
Rigori parati in carriera: 2
Rigori parati alla Lazio: 1 (Zarate in Lazio-Cagliari)
Rigori parati per la Lazio: 1, questo:

 

E la cosa grave di ieri non è il rigore...

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Post: 107
09/11/2015 13:18
 
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Semplicemente non li sa parare.
Berisha, su questo aspetto, gli è superiore.

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Post: 1.588
09/11/2015 13:52
 
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Baruch, non è che da qualche parte t'avanza pure una statistica positiva? Te la paghiamo.

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Post: 2.878
09/11/2015 13:58
 
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Certamente. Nel periodo di queste 5 partite con 4 sconfitte, la Lazio è settima in Europa per numero di anticipi, 103, e ottava per numero di tackle vinti, 47. Sono ben due statistiche, passo a riscuotere

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Post: 1.588
09/11/2015 14:39
 
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Statistica interessante, due dati della fase difensiva.  

Birra pagata quando passi di qua!

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Post: 2.878
09/11/2015 15:15
 
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Statistica che però va pesata: i numeri medi del campionato italiano sono molto più elevati rispetto agli altri campionati, su queste voci. Giusto la Bundesliga tiene un po' il "passo". A volerci leggere qualcosa, direi che è una conferma del fatto che non è più - come a inizio stagione - un problema di atteggiamento, o almeno non solo, perché il fatto tattico-tecnico incide ora in maniera vistosissima. Le stats individuali di Biglia e Candreva, per dire, sono in crollo verticale. E in campo ci presentiamo sempre con evidenti vuoti di struttura

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Post: 1.588
09/11/2015 15:42
 
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Se per Candreva è solo un problema di forma, fisica e psicologica, su Biglia grava l'assenza del suo scudiero: Marco Parolo.
Non a caso le sue migliori prestazioni in campionato, il primo tempo di Lazio-Bologna -fino al maledetto infortunio- e la vittoria al Bentegodi, coincidono con la presenza in campo dell'ex parmense.
Ieri Garcia è stato bravo a tagliarlo fuori dal gioco e a martellare, un po' a sorpresa, proprio in zona centrale, il nostro punto debole. C'è qualche statistica sui flussi di gioco che corrobora questa nostra impressione?
[Modificato da ReflexBlue74 09/11/2015 15:44]

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Post: 1.597
09/11/2015 15:56
 
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io continuo a pensare di non aver visto tutto sto martellamento. l'unico vero buco centrale è stato il palo, ma si è trattato di un'imbucata totalmente estemporanea (un rinvio ciavattato di rudiger finito per puro caso sui piedi di un loro attaccante, mi pare gervinho) sulla quale ci siamo trovati scoperti.
per il resto a me è sembrato che abbiamo realmente sofferto il solo gervinho. falque ha disturbato biglia, è vero, e l'ha tolto dal gioco con conseguente annullamento del nostro centrocampo, ma offensivamente ha annulato anche se stesso, da questo vantaggio non ne hanno tratto quasi nulla. lo stesso dzeko che sentivo incensare in radio stamattina secondo me è stato controllato tutto sommato bene dai nostri centrali.

è vero che era un derby, che loro ci arrivavano con molte defezioni ed era un'occasione d'oro per mettergli i bastoni fra le ruote. non esserci riusciti fa male, e aver giocato con una "consapevolezza di inferiorità" può aver peggiorato l'impressione di molti. ma leggendo sembra sia stato un massacro e invece non è vero. è semplicemente stata una partita giocata come una provinciale che ha accettato di lasciare campo all'avversario, ma a cui gli episodi hanno girato contro.

ovvio che piu sei forte e piu probabilità c'è che gli episodi vadano dalla parte tua, ma la lazio in questo momento tutto è meno che una grande squadra. e nel frattempo che passa a nuttata, il pragmatismo dimostrato ieri è una buona notizia (ieri avevo detto che pioli non l'aveva mai mostrato prima, ma non è vero, non ricordavo la finale di coppa italia).

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Post: 2.878
09/11/2015 19:29
 
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Re:
ReflexBlue74, 09/11/2015 15:42:

Se per Candreva è solo un problema di forma, fisica e psicologica, su Biglia grava l'assenza del suo scudiero: Marco Parolo.
Non a caso le sue migliori prestazioni in campionato, il primo tempo di Lazio-Bologna -fino al maledetto infortunio- e la vittoria al Bentegodi, coincidono con la presenza in campo dell'ex parmense.
Ieri Garcia è stato bravo a tagliarlo fuori dal gioco e a martellare, un po' a sorpresa, proprio in zona centrale, il nostro punto debole. C'è qualche statistica sui flussi di gioco che corrobora questa nostra impressione?



Io penso che anche per Biglia ci sia un problema di condizione. Non c'è solo un problema tattico dietro la differenza tra la precisione nei passaggi prima dell'infortunio (in 3 partite), che era dell'88.73%, e quella dopo il rientro (4 partite), che è dell'81.87%. In generale, da quando lui è rientrato per la Lazio è stato un calare tecnico irreversibile, sui passaggi completati:

Lazio-Torino: 81.5%
Atalanta-Lazio: 75.9%
Lazio-Milan: 75.4%
Roma-Lazio: 72.8%

Gli ultimi sono tre record negativi consecutivi della gestione Pioli. Insomma, basterebbero argomentazioni da bar per dire che Biglia non è lui e di riflesso anche la Lazio, ma qui abbiamo anche dei numeri importanti: oltre un passaggio su 4 sbagliato, al derby. I destinatari principali dei passaggi di Biglia sono stati Gentiletti (16) e Mauricio (11): quasi la metà dei tocchi sono stati per i difensori centrali (appena 2 a Candreva, che attaccava solo le spalle della difesa romanista, forse qui sì per una strategia). Il perché di questoprincipalmente Iago Falque. Il quale ha toccato pochissimi palloni (33 mi pare), perché il suo compito era disturbare Biglia in possesso Lazio e disturbare le marcature in possesso roma. In questo fotogramma si vede bene il primo punto: 




Qui la solitudine di Biglia, invece, non è quella in possesso palla ma quella in ripiegamento, con le mezze ali attratte fuori e Iago Falque che è quell'omino in alto a destra: serve a "impegnare" Anderson, nell'azione in cui Gervinho si guadagna quello che sarebbe il secondo giallo a Gentiletti




Con questo spero di aver risposto anche a Drenai quando dice 

Drenai71, 09/11/2015 15:56:

falque ha disturbato biglia, è vero, e l'ha tolto dal gioco con conseguente annullamento del nostro centrocampo, ma offensivamente ha annulato anche se stesso, da questo vantaggio non ne hanno tratto quasi nulla



Invece a questo

Drenai71, 09/11/2015 15:56:

lo stesso dzeko che sentivo incensare in radio stamattina secondo me è stato controllato tutto sommato bene dai nostri centrali.



Risponderei chiedendoti di eliminare il "tutto sommato", perché quel fallo di Gentiletti è stato osceno, e ha messo la partita nel modo migliore in cui poteva andare per loro e peggiore per noi

Infine a questo

Drenai71, 09/11/2015 15:56:

il pragmatismo dimostrato ieri è una buona notizia (ieri avevo detto che pioli non l'aveva mai mostrato prima, ma non è vero, non ricordavo la finale di coppa italia).



rispondo dicendo che per ieri non è "pragmatismo" il termine che avrei utilizzato ma passivismo, a differenza del pragmatismo vero, quello sì della finale contro la Juve ma soprattutto delle due Napoli, in particolar modo in Coppa Italia: quello fu un capolavoro di pragmatismo e attendismo attivo

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Post: 2.878
09/11/2015 20:37
 
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Aggiungo anche un’ultima cosa su Iago Falque (perdonami Drenai ma “la roma non ha tratto vantaggio” dal suo inserimento che ha “offensivamente annullato anche lo stesso Falque” non mi vanno giù): l’azione del rigore arriva dopo che lo stesso Falque porta il pallone per 40 metri dalla sua metà campo alla nostra, poi va a triangolare con Salah, fa uscire Mauricio in marcatura su di lui e lascia Gentiletti nell’uno contro uno con Dzeko. Ora, Gentiletti sarà uno sventurato, ma ti pare che la roma non abbia tratto vantaggio da questo o che lo stesso Falque si sia offensivamente annullato?

Per tornare in topic, invece, vi chiedo: ma che razza di capelli si è fatto Marchetti?

[IMG]http://oi66.tinypic.com/28s0uae.jpg[/IMG]

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Post: 1.588
10/11/2015 11:16
 
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Purtroppo Garcia si conferma stratega e tattico di una spanna superiore ai tre allenatori che ha affrontato nei derby. Più lucido, più cattivo, più creativo.
L'unico che gli ha quasi tenuto testa è stato Reja, al costo di novanta minuti di sofferenza, di cui quarantacinque in apnea, senza creare nemmeno mezza occasione. Ma era la roma più forte degli ultimi dieci anni, Spalletti compreso.

Riporto un interessante intervento di Prandelli.

“La prima cosa che si nota è quando Dzeko perde palla e si capisce come la Roma ha preparato la partita. Vanno subito in pressione Salah e lo stesso Dzeko. Chiaro il concetto. Chi perde palla non si ferma, ma va ad attaccare per riconquistare, così dai l'input alla squadra".

"La Lazio ha trovato difficoltà a costruire. È stato lampante. Se scegli di giocare con tre attaccanti e un trequartista, come la Roma, devi avere per forza questo tipo di atteggiamenti tattico. Gli stessi tre giocatori, scappando indietro, non saprebbero difendere. È meno dispendioso correre in avanti che indietro. È difficile da vedere in Italia. È una mentalità che fai fatica, da allenatore, a trasmettere in Italia."

Sul rigore. "C'è una cosa straordinaria da osservare. Dzeko va nell'uno contro uno, ma è da guardare e applaudire il movimenti di Gervinho. Attacca l'area, libera lo spazio per il centravanti. L'azione parte con una giocata di prima, ed è stata ripetuta per tutta la partita, la Roma così ha evitato il pressing della Lazio: giocando di prima”. Su Gentiletti: “Deve continuare e seguire il centravanti della Roma, non affrontarlo. Ha visto che sul primo controllo Dzeko era lungo e ha pensato “ci arrivo”. Dzeko invece ha gamba e lo anticipa. Se vogliamo analizzare tutta l'azione dobbiamo leggere anche l'imperfezione di Radu. Sul movimento di Gervinho lo deve seguire e lo fa bene, ma poi lo deve mollare. Era stato bravo a chiudere il taglio dell'ivoriano, poi avrebbe dovuto sostenere Gentiletti e raddoppiare Dzeko, che invece si trova lo spazio libero davanti per tentare l'uno contro uno".

Su Pioli. “Conoscendolo e sapendo come lavora, quando hai due o tre impegni ravvicinati non è la stessa cosa. Se hai una partita a settimana, la puoi preparare nei minimi particolari. Così, invece, ti affidi ai giocatori con più personalità oppure a una situazione di gioco ripetuta. Selezioni le giocate. La Roma nel derby ha giocato tutta la partita su due concetti: giocare di prima tutte le volte e andare sugli esterni, aggredire se perde palla, erano questi i movimenti fondamentali. Magari nelle prossime partite gli stessi concetti non funzionano”.

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