Tornare squadra

Prima di tutto, degli errori tecnici individuali, della limitata autonomia di Biglia (sul quale gravano le incognite di mercato e l'opinabile gestione della fascia di capitano), della scarsa reattività di Pioli, della leggerezza di Onazi -prestazione decorosa ed è proprio questo il problema- e Cataldi -forse non è così scandaloso che in under si alterni con Viviani che la roma non ha tenuto nemmeno come ottava riserva di centrocampo-, l'aspetto che più mi inquieta è la difficoltà a tornare "squadra". Dentro e fuori dal campo.

Dichiarazioni supponenti e superficiali (dimo, famo, sta volta li battiamo) che si mescolano ai pericolosi, e quasi sempre confermati, spifferi di spogliatoio. L'unico che è parso veramente sul pezzo è stato Marco Parolo con il timido grido di allarme lanciato dopo una delle prime sconfitte in amichevole.
Parlava di motivazioni e fame. Dopo un terzo posto e una finale persa... stendiamo un velo.

Ecco invece le dichiarazioni fresche fresche di Klose. Uno che per schiettezza, capacità di analisi ed essenzialità si mette in tasca i ventiquattro compagni di rosa, allenatore, direttore sportivo e tutto lo staff fino all'ultimo magazziniere. Ricordo che l'anno scorso, in tempi bui -prima della trasferta di Palermo o dopo la sconfitta di Empoli- aveva preso la parola per rilanciare le ambizioni di vertice. Stiamo lavorando bene, sono soddisfatto, l'allenatore mi piace, torneremo a vincere. Frasi apparentemente di circostanza, ma non quando e come le dice Klose.

Quelle di ieri.

Non è mai facile contro la Juventus, dopo il gol di Mandzukic la gara si è complicata…
"La partita non l'abbiamo giocata così male, solo che dopo il primo gol è diventata difficile…"

Ora nel preliminare di Champions la Lazio incontrerà il Bayer Leverkusen…
"Sì, per me è una squadra molto forte. Ora dobbiamo recuperare, tornare in Italia e allenarci bene in questi 10 giorni. Bisogna avere la testa per queste due partite. Sarà una battaglia importantissima, la Lazio deve fare due grandissime gare. Dobbiamo migliorare perché dietro lavoriamo bene, ma davanti dobbiamo creare più equilibrio. Con qualche giocatore in più in area possiamo essere pericolosi"

Oggi il campo non era nelle migliori condizioni, soprattutto per fare gli stop…
"Era difficile, quando stoppi la palla non guardi la palla ma l’avversario e dove sono i tuoi compagni. Il terreno di gioco non era ottimale, ma ci ha giocato anche la Juventus"

Fra qualche settimana inizierà il campionato…
"Noi dobbiamo essere consapevoli che nessuno ci regala niente, partiamo da zero punti. Se vogliamo replicare la scorsa stagione dobbiamo pedalare. Ora sono arrivati giocatori nuovi e dobbiamo fare gruppo. Il gruppo è importantissimo per fare bene"

Cosa ne pensi di tutto questo affetto che ti arrivato dai sostenitori cinesi, ti rende oroglioso?
"Sì, perché mi arrivano tante lettere dalla Cina, Malasia e Giappone. Sono felicissimo, sono grandi tifosi pure qui e la cosa mi piace tantissimo"


Tre concetti -la testa, il gruppo, l'equilibrio e le variabili offensive-, tre sentenze, che fotografano la situazione meglio di un qualificato e dettagliato editoriale. E' chiaro che c'è qualcosa che non va.

Rieccomi dagli States. Ho seguito poco, ma basta leggere i risultati per trarre indicazioni poco esaltanti. Se è vero, come è vero, che bisogna tornare squadra, quello che non capisco è come l’unica squadra di Serie A non toccata nell’11 titolare possa aver smesso di essere la squadra bella e prolifica dello scorso anno. Così, con qualche semplice settimana di riposo in mezzo. Perché si parla di equilibri? I nuovi non sono titolari, fino a prova contraria, la squadra e gli schemi sono gli stessi, dunque anche gli equilibri. Un gruppo di giovani neo-arrivati non può minare il gruppo. Deve esserci qualcosa di diverso, e le vicende di Biglia e quella recente di Mauri lasciano il campo aperto a ipotesi poco divertenti

ℬaruch, 15/08/2015 16:25:

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Rieccomi dagli States. Ho seguito poco, ma basta leggere i risultati per trarre indicazioni poco esaltanti. Se è vero, come è vero, che bisogna tornare squadra, quello che non capisco è come l’unica squadra di Serie A non toccata nell’11 titolare possa aver smesso di essere la squadra bella e prolifica dello scorso anno. Così, con qualche semplice settimana di riposo in mezzo. Perché si parla di equilibri? I nuovi non sono titolari, fino a prova contraria, la squadra e gli schemi sono gli stessi, dunque anche gli equilibri. Un gruppo di giovani neo-arrivati non può minare il gruppo. Deve esserci qualcosa di diverso, e le vicende di Biglia e quella recente di Mauri lasciano il campo aperto a ipotesi poco divertenti

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Bentornato, innanzitutto.   
La risposta alla tua domanda è semplicissima: nel calcio moderno, letteralmente vivisezionato alla moviola nell'analizzare l'avversario e preparare la partita, schemi e trucchetti individuali invecchiano con estrema rapidità.
Il che impone di ripartire ogni anno con un assetto diverso, come in Formula Uno con le monoposto.
Senza azzerare tutto quando non è necessario, ci mancherebbe.
Ma proponendo qualcosa di nuovo e di imprevedibile per le contromosse altrui, e cercando di prevedere quali elementi hanno reso a livelli per loro difficilmente ripetibili.
In modo da considerarli non per i loro pur recenti trascorsi bensì in base al parametro decisivo, vale a dire quanto possono dare nella nuova stagione.
In modo da reperire altrove, in un'alternativa uno a uno o redistribuendo le mansioni in maniera più collettiva, il contributo che rischiano di non fornire in quei termini.
Nella fattispecie, sarebbero bastati un centravanti e un terzino sinistro con caratteristiche diverse da Klose/Đorđević e Radu per una decisiva rimescolata al mazzo, oltre che per chiudere due falle sempre più evidenti nell'organico.
Si sarebbe verificata un'anomalia qualora la squadra avesse ricominciato dopo la pausa estiva come se nulla fosse: quanto sta accadendo rientra invece nella norma per i motivi spiegati.
Può darsi incidano anche logiche di spogliatoio o altro, ma a mio modo di vedere la motivazione principale è quella appena descritta.

Ben ritrovato Er Matador. Sto con te sui ruoli individuati come carenti (e per la mezzala aspetto di vedere Milinkovic), però non me la sento di individuare nel mancato innesto di un terzino e di una punta le cause della sconfitta con il Sigma Olomouc e in generale di tutte le batoste prese senza mai proporre qualcosa. O quantomeno non me la sento di definire “norma” la sequenza di sconfitte con squadre quasi tutte inferiori, anche nettamente. Qualcuno o qualcosa deve essersi seduto, a prescindere dal mercato, e va rimesso in piedi

ℬaruch, 16/08/2015 15:37:

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non me la sento di individuare nel mancato innesto di un terzino e di una punta le cause della sconfitta con il Sigma Olomouc e in generale di tutte le batoste prese senza mai proporre qualcosa

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Solo una precisazione.
Ho indicato centravanti e terzino sinistro come direttrici di cambiamento fra le più percorribili, ma per me la causa delle sconfitte e di tante difficoltà non è la carenza in uno o più ruoli: è l'immobilismo rispetto alla stagione scorsa.
Se si ripropone pari pari la squadra che ha funzionato benissimo nella stagione precedente, in quella nuova non funzionerà allo stesso modo: nel calcio di oggi per come lo percepisco, questo è una sorta di teorema di Pitagora.

Niente. Stagione buttata, come due anni fa con Petkovic.
Non c'è un cazzo da fare, una coppa italia, un terzo posto (me cojoni) e pensano di essere arrivati.

Secondo me Pioli non ha le capacità per riprenderla, rischiamo un'agonia di mesi. Come nel 2013.
Io lo esonererei subito, nonostante le colpe non siano tutte sue, sia chiaro.
Liberi ci sono Montella e Mazzarri. Montella non ci viene, a Mazzarri -prendetemi per pazzo- ci farei un pensiero.

Di stagione già buttata parlavo durante il mercato, quando era chiaro come la presenza di obiettivi determinanti già ad agosto non venisse percepita dalle strategie societarie: figurati se non sono d'accordo.
Come concordo sul fatto che Pioli non abbia la personalità per raddrizzare una situazione sfuggita di mano, beninteso per colpe soprattutto altrui.
Il grande passo, in caso, va compiuto subito per sfruttare le due settimane di sosta e raddrizzare la baracca, in primis sul piano della condizione fisica oggi inesistente.
Mazzarri lo scarterei non per antipatia o sciocchezze del genere ma perché, conoscendo il suo 3-5-2 senza regista, non ha senso proporgli un organico con Biglia in mezzo e una voragine a sinistra.
Montella, ammesso che non preferisca rimanere in stand-by per il dopo Garcia, non mi sembra troppo diverso da Pioli: signorile, idee interessanti, ma anche un puntuale rallentamento in corrispondenza del salto di qualità.
Servirebbe un tecnico innanzitutto di personalità: ma uno così, di fronte alla "preparazione" della stagione in corso, si sarebbe presentato armato a Villa San Sebastiano.
Quindi...

ReflexBlue74, 30/08/2015 22:48:

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Secondo me Pioli non ha le capacità per riprenderla, rischiamo un'agonia di mesi. Come nel 2013. Io lo esonererei subito, nonostante le colpe non siano tutte sue, sia chiaro. Liberi ci sono Montella e Mazzarri. Montella non ci viene, a Mazzarri -prendetemi per pazzo- ci farei un pensiero.

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Per pazzo? Mazzarri libero andrebbe preso anche solo come investimento per il futuro, magari Mazzarri. Magari... Ma non ti ci viene. Come non ti ci viene Montella. E non perché la squadra sia modesta/incompleta, bensì perché quest'estate la società ha definitivamente gettato la maschera rispetto alle ambizioni e alla dimensione della Lazio. Qui si potrà provare a vincere qualche altra Coppa Italia e magari, quando ci sarà un nuovo allineamento astrale (leggi eclissi di milanesi o equivalenti) arrivare di nuovo terzi. Non penso che a Mazzarri o a Montella possa interessare un progetto del genere. Il successore di Pioli va individuato tra gli emergenti, nel frattempo si va avanti con lui sperando che si inventi qualcosa.

mazzarri non ci verrebbe per lo stipendio, montella perchè aspetta una strisciata o le merde.
ma dal punto di vista dei traguardi, una coppa italia o un piazzamento CL sono il massimo per cui hanno lottato anche finora eh, mica stiamo parlando di mourinho.

ma io credo che tutto sommato, a meno di una sfiducia da parte della squadra, basterebbe anche pioli a rimettere in sesto i giocatori che abbiamo, se vogliono loro per primi recuperare la stagione (che ci sarebbe tutto il tempo e modo).
se invece ci fosse una fronda interna è la società che deve intervenire per tempo (e i precedenti non sono incoraggianti in questo senso). ma questo solo chi è all'interno può saperlo. cerchiamo di non prendere presunti spifferi necessariamente come oro colato fino a prova contraria.

Mark Lenders (ML), 31/08/2015 00:16:

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magari Mazzarri. Magari... Ma non ti ci viene. Come non ti ci viene Montella. E non perché la squadra sia modesta/incompleta, bensì perché quest'estate la società ha definitivamente gettato la maschera rispetto alle ambizioni e alla dimensione della Lazio. Qui si potrà provare a vincere qualche altra Coppa Italia e magari, quando ci sarà un nuovo allineamento astrale (leggi eclissi di milanesi o equivalenti) arrivare di nuovo terzi. Non penso che a Mazzarri o a Montella possa interessare un progetto del genere

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Sintesi tragicamente perfetta, che si estende di riflesso ai giocatori e a cui aggiungo un dettaglio: un tecnico con personalità e ambizione non accetta senza battere ciglio sessioni di mercato come quella che si conclude oggi.
Da un punto di vista caratteriale, il mister ideale di Lotito sarebbe Ancelotti: un servo che si è lasciato imporre la formazione dall'allenatore dell'Edilnord e scelte tecniche criminose dai fantasisti di mercato della Casa Blanca, accettando in silenzio di passare per scemo - lui, non i cervelloni di cui sopra - quando i nodi venivano al pettine.
Mi viene in mente solo uno che, pur non mancandogli la fame giusta, avrebbe comunque accettato: Siniša Mihajlović.
Potremmo pensare di concedergli una chance se al Milan non dovesse andare come previsto, ma il discorso è quantomeno prematuro.
E approfitto per ringraziare l'Atalanta: non avesse blindato Reja con un contratto, rischieremmo di ritrovarcelo a Formello a chiudere definitivamente la bara in cui giacciono le nostre ambizioni.

Qualcosa si muove. Candreva fa volare il primo straccio in direzione Pioli. Ovviamente da coglione qual'è -perché Candreva è un gran coglione, ormai è ufficiale- lo fa in pubblico. Però meglio così che le finzioni di prima.

A cosa ti riferisci? Alle critiche in panchina? Perché in quel caso non sarebbe la prima volta quest'anno e nello specifico è stato Cataldi ad essere ripreso da Murelli. O ha detto qualcosa dopo?

"Ci manca tutto questo. Come recuperarle? Questo lo dovete chiedere all’allenatore, il mister è quello che ci prepara durante la settimana e noi poi riportiamo in campo la domenica".

Quindi Candreva durante la settimana riceve questa indicazione. Gioca dove ti pare, al limite anche addosso a Keita (ieri) o Parolo. Tieni la palla 15 secondi con paio di piroette, e se c'è una punizione battila te e sparala sulla barriera.
Peccato non sia stato investito della fascia di capitano! Anche Pirlo giocava col broncio perchè non ce l'aveva....

Parla il termometro della squadra, Miro Klose. Alcuni passaggi sono moderatamente incoraggianti. Non è uno che si lancia in proclami avventati, lo sappiamo. Interessanti anche gli approfondimenti tattici.

"Per me era molto importante l’atteggiamento. Oggi non potevamo sbagliare, abbiamo giocato bene, anche dal punto di vista della corsa. Abbiamo cambiato qualcosa, io posso giocare anche da 10. Solo che le distanze sono un po’ più lunghe e devo aiutare di più in fase difensiva. La compattezza è la cosa più importante in questo momento. Io preferisco giocare così, abbiamo più giocatori in area: non c’è solo un calciatore ad attaccare il primo palo. Avevamo tanti giocatori in area, questo è il calcio. Differenza tra campionato ed Europa League? Il campionato è più importante, sappiamo che giochiamo ogni 3 giorni, abbiamo bisogno di tutti i giocatori. Ogni tanto perdiamo qualcuno. Io credo molto nel mister e nei compagni. Sicuramente usciremo tutti insieme perché stiamo lavorando molto bene e recupereremo tanti punti anche in campionato".

"Sicuramente il gol manca, per un attaccante è sempre bene segnare. Adesso mi sento bene, non ho più dolore”.

"In Europa League siamo andati sempre bene. Dobbiamo migliorare in campionato. Siamo sulla buona strada ma nella prossime gare speriamo anche di avere un po' di fortuna. Se si lavora con questa voglia usciremo da questa situazione. Le due punte? Anche al Bayern ho giocato dietro il primo attaccante. Mi piace, ma se la palla arriva fuori area a quel punto sono troppo lontano dalla porta. Se abbiamo gamba possiamo anche fare pressing, ma dobbiamo migliorare nel possesso palla e nel farci trovare liberi".