Chi è stato Ledesma per la Lazio, cosa è stato Ledesma per noi

Scrivete un ricordo o anche più d'uno, una sensazione o anche più di una, su un pilastro della nostra storia
Il giorno che tanto ho temuto in passato è arrivato
Se raccogliamo un po' di testi poi glieli inviamo
Io scriverò stasera o domani, intanto un po' di dati

Con 318 partite in biancoceleste, #Ledesma è il settimo giocatore più presente nella storia della @OfficialSSLazio

#Ledesma ha vestito il biancoceleste per 26.313 minuti, il 57% dei quali con mister Delio Rossi (15.142') @OfficialSSLazio

Minuti di #Ledesma in biancoceleste:
Serie A 21.713
Coppa Italia 2.345
Europa League 1.612
Champions League 585
Supercoppa Italiana 58

9 le stagioni biancocelesti di #Ledesma
Posizione finale media @OfficialSSLazio: 7°
Media punti classifica finale @OfficialSSLazio: 58

Sono 14 i gol segnati in biancoceleste da #Ledesma, 12 in campionato e 2 in Coppa Italia, uno ogni 23 partite con la @OfficialSSLazio

Con 2 gol subiti dal centrocampista, la Roma è la vittima preferita di #Ledesma insieme a Napoli, Udinese e Siena @OfficialSSLazio

Brkic è stato l’unico portiere in grado di parare un calcio di rigore di #Ledesma (5 su 6 segnati con la maglia della @OfficialSSLazio)

A Ledesma scrissi una mail (sfruttando l'apposita funzionalità del suo sito ufficiale) qualche giorno dopo il 26 maggio. Chissà se l'ha mai letta. Approfitto del topic per condividerla:

Dopo la cessione di Nesta (31 agosto 2002) per molti di noi è diventato difficile affezionarsi ai giocatori. In questi undici anni ho fatto il tifo per tutti finché sono rimasti qui, e quando sono andati via tanti saluti: i giocatori passano, la Lazio resta. Il 26 maggio ha chiuso una ferita, finalmente possiamo tornare a voler bene anche agli uomini che indossano la nostra maglia. Vorrò sempre bene a ognuno di voi, dovunque andiate, per sempre. E in modo particolare vorrò bene a te che dal mio punto di vista rappresenti il laziale perfetto. Il laziale parla poco e fa molto, spesso non mostra la propria anima ma ha una vita interiore molto intensa, non piange fino a che c'è speranza e non esulta fino a che non è finita. Ti vedo sorridere due o tre volte all'anno, guardacaso è sempre dopo le vittorie più importanti: sono le volte in cui sorrido anch'io. E i sorrisi sono molto più importanti delle risate. Ma soprattutto ti vedo lottare sempre: sei quello che non manca mai, che gioca tutte le partite anche quando è mezzo infortunato. Spesso giochi bene, a volte giochi male, però non regali mai niente a nessuno. L'hai letta l'intervista di Pato? Parlava delle differenze tra campionato italiano e campionato brasiliano: "In Brasile - dice - quando prendi palla hai quattro o cinque secondi per pensare a cosa devi fare. In Italia arriva Ledesma". Ho quasi 40 anni, ho visto la grande Lazio di Cragnotti in cui giocavano i giocatori più forti del mondo, e anche adesso ho la fortuna di vedere gente come Klose ed Hernanes. Ma dopo Nesta il mio capitano sei tu. Non sei il più forte di tutti così come la Lazio non è la più forte di tutte, ma sia tu che la Lazio, intendo dire l'idea di fondo che sta alla base della Lazio siete "giusti". Umiltà, serietà, passione, orgoglio di appartenere a una minoranza: questi sono i nostri valori e tu li rappresenti alla perfezione. Un abbraccio, Cristian. E grazie per questa coppa che non dimenticheremo mai.

Mark Lenders (ML), 01/07/2015 22:52:

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Ti vedo sorridere due o tre volte all'anno, guardacaso è sempre dopo le vittorie più importanti

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Il mio sorriso di Ledesma preferito è questo:



Esattamente quindici secondi prima Behrami ha segnato il suo celebre gol.

Negli ultimi anni una delle mie frasi più ricorrenti è stata: "Il giorno che non ci sarà più Ledesma mi sentirò solo, smarrito e al freddo”. Oggi che quel giorno è arrivato, come in tutti i “giorni che arrivano”, la prima reazione è quella di guardare avanti, non indietro. Come facevi tu in campo. Avanti, sempre avanti. A cercare la giocata che con ogni probabilità costerà dei fischi e chili di critiche nelle radio o su internet. Quella giocata che se arriva, dal primo gol al derby al geniale assist per Gonzalez contro la Juve sulla strada del 26 maggio, fa la differenza rispetto alle regie tristi dei passaggi facili. Tu non sei tipo da passaggio facile: sei tipo da mille e una responsabilità, in ogni zona del campo, in ogni fase del gioco. Sei stato il nostro miglior difensore quando la baracca stava crollando, sei stato il nostro miglior inventore di gioco quando la barca era impantanata nella bassa marea. Quando mi hanno chiesto dell’estetica del calcio, io ho fatto il tuo nome: “Estetica è laddove vedo un surplus di rendimento. Dove c'è un giocatore che dà di più, rispetto agli altri giocatori e rispetto a quanto potrebbe dare. Il mio preferito è Ledesma, e non a caso: mi prendo i fischi? Chi se ne importa: io cerco di dare un surplus, di mettere in pratica il pensiero successivo a quello degli avversari, non quello contemporaneo al loro". Hai resistito all’ossidazione del tempo e ai nemici, facendoli cadere uno ad uno. Ci hai messo la faccia nelle sconfitte, e hai festeggiato mimando l’aquila nelle vittorie. Perché sei un Laziale da sempre, tanto apparentemente silenzioso quanto incredibilmente concreto. Ledesma? Non parla e non ride mai, si dice. E’ vero: Ledesma fa e fa ridere. E’ il capitano che rincuora il giovane Cataldi dopo la finale persa dicendo "io per te ci sarò sempre”, quello che è stato più vicino a un ragazzo della Primavera in ospedale dopo un brutto incidente. Quello che ha spontaneamente organizzato una colletta per i tifosi della Lazio detenuti ingiustamente in Polonia. Concreto in campo, concreto fuori. Semplicemente Cristian Ledesma, il capitano che in quelle lacrime del 26 maggio con Hernanes e Manzini ha completato la sua scalata all’Olimpo biancoceleste e che con l’ultima maglia indossata ci ha trascinato umilmente verso la riconquista della più nobile delle competizioni. No, non mi sento "solo, smarrito e al freddo”, perché so che hai lasciato qualcosa qui, che va oltre lo straordinario apporto tecnico. Hai trovato una casa, e ce ne hai lasciata un’altra. Grazie per tutto ciò che ci hai insegnato

ℬaruch, 02/07/2015 10:16:

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Estetica è laddove vedo un surplus di rendimento.

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Molto spinoziano 

ℬaruch, 02/07/2015 10:16:

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quello che è stato più vicino a un ragazzo della Primavera in ospedale dopo un brutto incidente. Quello che ha spontaneamente organizzato una colletta per i tifosi della Lazio detenuti ingiustamente in Polonia.

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Quello (l'unico, spesso) che quando è morto un grande laziale del passato, che pure non aveva conosciuto direttamente, è andato al funerale. Che non è una roba da poco.

parole estremamente interessanti stasera alla conferenza stampa di addio.

Quali in particolare? Ancora non ho seguito bene, avevo però sentito un “Lotito vuole abbassare il monte ingaggi"

riassumo i punti piu importanti:
- ottimo rapporto con lotito, sincero. hanno parlato anche oggi e lotito gli ha lasciato le porte aperte per tornare in futuro con un altro ruolo. lotito gli ha detto in sostanza che vuole alleggerire il monte ingaggi dei rami secchi, stipendi pesanti rispetto al contributo. lui comunque non sarebbe rimasto nemmeno con uno stipendio alto perchè ormai ha capito che con pioli giocherebbe solo in caso di epidemie.
- rapporto invece inesistente con tare, fin da quando giocavano entrambi.
- di pioli dice che ne rispetta le scelte tecniche, si rende conto di non corrispondere a quello che vuole pioli, ma avrebbe voluto che glielo dicesse chiaramente invece id lasciarlo per un anno a bagnomaria perchè diventava difficile trovare stimoli
- secondo lui lo stesso dicorso vale per mauri (non lo dice ma mi pare chiaro che non rinnoverà)
- gli hanno fattopiacere specialmente i saluti di onazi e keita che non si aspettava perchè con loro è stato duro a seguito di alcuni comportamenti
- in italia non lo ha cercato nessuno, futuro probabilmente all'estero. gli piacerebbe inghilterra o MLS.
- sa riconoscere un romansta appena lo vede :)

Una conferenza non banale, anche il passaggio sulla Lazialità è bello. Chissà però, tra un presidente che a stento risponde e lo saluta a contratto scaduto e un direttore tecnico con cui non ha mai avuto rapporti, come si possa configurare un rientro nella Lazio, rientro che io auspico fortemente

Ah, sul lato tecnico sono convinto di un altra cosa: non fosse stato squalificato a Udine, non avremmo mai perso quella partita. Col cavolo che con Ledesma Sanchez avrebbe fatto tutto quello che ha fatto tra le linee. Altro che rigore di Zarate