GUERRIERI 6 - Nominato miglior giocatore della fase finale, un premio assurdo non meno di quello dato a Messi agli ultimi Mondiali. Con l'Inter non era stato irreprensibile, con la Roma più che sufficiente ma nulla di più, oggi tante grandi parate (compreso un rigore) ma anche un'uscita a vuoto che ci costa lo 0-1, forse una distrazione che per poco non si trasforma in cartellino rosso e poi purtroppo le non-parate sui matchpoint ai rigori. Si può accusare un portiere di non aver parato un rigore? Sì, coi migliori si può. A Buffon glielo rinfacciano di continuo e io, che sono un suo fan della primissima ora, purtroppo devo rinfacciarlo a Guerrieri. Il copione s'era acchittato alla perfezione per una sua recita da predestinato, ma lui non è riuscito a fare l'ultima prodezza. E' il miglior giocatore della squadra e spettava a lui fare la differenza nel momento della verità. Non ce l'ha fatta e speriamo che questo non tolga nulla al suo futuro, però credo che arrivare in prima squadra da Eroe del Triplete gli avrebbe molto semplificato la carriera. Una grande occasione persa.
POLLACE 6,5 - Eroico su quella cazzo di fascia, un aratro avanti e indietro. Per l'ennesima volta tocca rimarcare che i piedi sono orrendi, altrimenti avrebbe messo a referto almeno un paio di assist e probabilmente avrebbe sbattuto dentro il rigore. Peccato, capitano.
MATTIA 7 - Primo tempo così così, poi si scioglie nella ripresa insieme a tutta la squadra e il finale è imperioso. Perfetto anche il suo tiro finale.
PRCE 7 - Rimette in piedi una partita che a quel punto sembrava quasi persa, scaglia nell'area avversaria rimesse laterali con la fionda e ringhia a tutto campo. Avrei evitato il gesto di sfida ai tifosi del Torino non tanto perché fosse poco sportivo (ma sti cazzi!) quanto perché 'ste cose portano sfiga. Si fanno dopo, casomai.
SECK 6,5 - Al suo attivo tanti recuperi, la sua falcata è preziosa quando la squadra è sbilanciata e il Torino riparte con tanti uomini. Potrebbe essere molto più preciso in fase offensiva ma se lo fosse staremmo parlando di un potenziale grande giocatore, che non credo sia.
VERKAJ 5,5 - Sempre abbastanza anonimo, non ho ben capito perché venga considerato un titolare. Ma è pure vero che sul totale ho visto poche partite.
PACE 6,5 - Pur stando maluccio combatte quasi fino al 90', finché si regge in piedi. Nano, ma con due palle così! (semicit.)
MURGIA 6 - Si fa apprezzare per la generosità, più che per la qualità. Ed è un peccato perché invece l'impressione è che avrebbe i mezzi per fare la differenza, almeno a questo livello.
TOUNKARA 6 - Ce l'hanno tutti con lui e lo accusano di indolenza, perché pensano che sia un campione e che se solo volesse potrebbe risolvere le partite a piacimento. La verità secondo me è tutt'altra. E' un'ex sedicenne che spiccava per doti atletiche tra i pari età, ma coi più grandi servirebbe anche un po' di tecnica e lui non mi pare particolarmente dotato. In compenso oggi lotta, impegna due volte Zaccagno quando faticavamo ad arrivare in porta e mette anche dentro un rigore che ero sicuro sbagliasse. Ecco, quando lui non ha sbagliato il rigore ci ho creduto davvero che avremmo vinto. Non mi do pace.
FIORE 5,5 - Ancora una volta gli tocca un primo tempo in salita e paga con la solita sostituzione.
PALOMBI 5 - Lo scudetto lo perdiamo quando il suo rigore va a stamparsi sulla traversa. Diversamente almeno un matchpoint ce lo saremmo giocato "con il servizio", ossia calciando e non fronteggiando un rigore. Con Ciccio Graziani ha in comune anche la generosità, che però è davvero fine a se stessa: non cava mai un ragno dal buco.
ROSSI 6 - Fa più fatica delle altre volte ma - pur col naso rotto - dimostra ancora una volta le sue qualità. Tre-quattro occasioni (se) le crea, purtroppo stavolta gli manca la stoccata finale.
SILVAGNI 6,5 - Il Djordjevic della Primavera, che al 94' stampa sul palo il tiro della vittoria. Porta nuove energie al centrocampo e batte un rigore esemplare. Ecco, perché non gioca lui titolare al posto di Verkaj?
CONDEMI 6,5 - Mezzo voto in più per come blocca al volo con entrambe le mani su una ripartenza del Torino. Roba da scapoli vs ammogliati a calciotto. Non è un talento ma ha le palle, e infatti poi il suo rigore lo sbatte dentro.
INZAGHI 7 - Sfiorano, lui e la squadra, un'impresa che li avrebbe resi immortali. La Primavera del Triplete sarebbe entrata nella letteratura, prima ancora che nella storia laziale. Ha comunque cavato il massimo e anche di più da quella che forse è la squadra più scarsa degli ultimi quattro anni. In particolare, arrivare ai rigori-scudetto dopo aver sbattuto fuori Inter e Roma senza Oikonomidis è comunque un miracolo. Oggi si poteva vincere ma la sconfitta ci sta, probabilmente il Torino qualcosina in più aveva comunque fatto.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 16/06/2015 21:51]