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Pagelle Napoli-Lazio 2-4

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2015 16:10
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Post: 2.878
31/05/2015 23:54
 
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Marchetti 5.5: Respinge male due conclusioni e sbaglia molto coi piedi
Mauricio 5.5: Gioca con la giusta cattiveria e furbizia, ma sbaglia il movimento perdendo Higuain sull'1-2 e si fa saltare secco da Mertens sul 2-2. Sempre eccessivamente falloso
De Vrij 8: Partita mastodontica, non sbaglia nulla e annulla Higuain ogni volta in cui può. Fa anche un miracolo sulla linea: eroe
Gentiletti 5.5: Leggermente meglio delle ultime due uscite, ma si fa bere da Higuain in un fazzoletto sul 2-2 e sull'1-2 resta troppo piantato
Basta 6: Diligente, sale meno perché dietro è dura con Mertens con cui fa match pari
Cataldi 8: La miglior partita con la Lazio. Semplicemente perfetto, sembrava il vero veterano biancoceleste, ottimo in interdizione e saggio nell'impostazione
Parolo 4: La peggior partita con la Lazio, sbaglia qualsiasi cosa potesse sbagliare, regala l'occasione di Callejon nel primo tempo e il gol che rianima il fantasma del Napoli, poi si fa cacciare con due gialli assurdi. Salterà pure la Supercoppa. Sul gol è abbastanza fortunato (due deviazioni)
Lulic 6.5: Sufficienza post risultato acquisito, perché entrare in scivolata a quel modo è da criminale. Però porta su il pallone dello 0-1 scaricandolo in mezzo e regala l'anticipo e l'assist dello 0-2
Candreva 7: Altra gara di grande maturità, condita dal gol che sembrava aver chiuso il match con largo anticipo
Felipe Anderson 4: Neanche lo scorso anno una partita così brutta. Non salta mai l'uomo e regala azioni su azioni al Napoli, finendo sostituito per disperazione
Djordjevic 6.5: Nel primo tempo perde tanti duelli, ma sale di tono nella ripresa in cui guadagna punizioni importanti. Gran lavoro
Ledesma 8: Il duro che entra a giocare. Ridà vita a una Lazio morta, sparita. La riprende per mano, le ridà un senso, erige un muro in mezzo tra Hamsik e Gabbiadini e si invola per il contropiede del 2-3, trovando anche la punizione assist del 2-4
Klose 7.5: Entra con una cattiveria mostruosa, ruba palla in mezzo al campo e vinciamo la partita in contropiede. Trova anche modo si segnare il 2-4
Onazi 7.5: Il mediano corsa e ripartenza che serviva, e infatti arriva il suo secondo gol al San Paolo: è il gol della Champions. Neanche banale, peraltro
Pioli 8: Ancora una volta il San Paolo è amico: domina tatticamente fin dagli schieramenti iniziali, ma il vero capolavoro sta nei cambi, uno più azzeccato e decisivo dell'altro. E con uomini praticamente ai margini. Champions al primo anno, chapeau

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01/06/2015 00:00
 
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pagelle perfette. nulla da aggiungere.

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Post: 2.725
01/06/2015 00:55
 
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Io ho visto fino al 2-2.
Per quel che ho visto, troppo severo il 4 a Parolo, non può prendere quanto la salma di Felipe Anderson.
E invece trovo generosissimo il 6,5 a Djordjevic che mi pare un corpo estraneo a questa squadra, sia tecnicamente che come atteggiamento. Diciamo che finché ho visto io era da 4,5. Poi se ha fatto mirabilie nel finale me le sono perse.
Gli altri sono perfetti anche per me.

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Post: 1.597
01/06/2015 01:00
 
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sia parolo che anderson hanno sbagliato tutto lo sbagliabile tranne l'azione del primo gol (grande apertura di anderson e grande staffilata di parolo). di fatto avevano insieme regalato la rimonta (e la partita se il pipita non ci avesse dato una mano) ad un napoli fino al gol inesistente. per me il 4 ci sta per entrambi.
djordjevic è vero che tecnicamente non può essere il terminale di questa squadra, per lo meno il titolare, ma ha fatto quello che gli si chiedeva, lottando e pressando su tutti i palloni.

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Post: 1.597
01/06/2015 01:02
 
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aggiungo che stasera finalmente la staffetta djordjevic-klose è stata fatta nel modo giusto, djo a sfiancarsi e sfiancare, miro a raccogliere i frutti, come ci auspicavamo dall'inizio della stagione ma poi per un motivo o per l'altro mai messa in pratica.

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Post: 652
01/06/2015 10:14
 
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MARCHETTI 6-Il cross dell’1-2 gli passa letteralmente sotto il naso, e ovviamente prosegue la propria corsa: palloni come quelli devono essere del portiere, il quale in caso contrario va ritenuto diretto responsabile delle conseguenze. Un paio di buoni interventi e un tocco di stoicismo nel resistere al mal di schiena.
DE VRIJ 7.5-Il salvataggio sulla linea vale il gol di Onazi, il resto vale l’intero reparto anche nei momenti di difficoltà. Fuoriclasse.
GENTILETTI 6-Il solito, per come sta prendendo forma quando è potuto scendere in campo con continuità: piglio da leader e parecchia sostanza, ma con un fondo di supponenza che può produrre da un momento all’altro un errore determinante. Deve imparare ad affettarla un po’ più spessa, almeno quando serve.
MAURICIO 6-La difesa a tre richiede rigore tattico, testa fredda, prudenza nell’abbandonare la posizione: non le sue migliori qualità. Passa in cavalleria perché tutto è bene quel che finisce bene, ma rischi ed errori sono davvero troppi.
BASTA 8-Si rischia di diventare ripetitivi, come le sue prestazioni a certi livelli: continuità impressionante e quasi sempre la cosa giusta, anche sul piano delle scelte tattiche. Disimpegni errati e palle perse segnano in negativo il momento peggiore della serata, ma non per colpa sua.
PAROLO 6.5-Decisivo sbloccando il risultato con la più improbabile delle giocate, e non è neppure al meglio: non male per quello che doveva essere solo un elemento di quantità. La palla persa sul primo gol (tacco di Felipe Anderson) e l’espulsione (ridicola) provengono da colpe altrui.
CATALDI 6.5-Bene finché può seguire uno spartito e un’orchestra che funzionano, ancora troppo tenero per giocarsela palla su palla in partite del genere quando tutto salta. Crescerà.
LULIĆ 6.5-Ottimo e abbondante – magari non in quest’ordine – finché la Lazio domina, con l’assist del 2-0 come non banale contributo di qualità, esterno adattato quando si tratta di difendere. Mezzo voto in meno per l’intervento troppo rischioso che provoca il rigore: non tocca neppure Maggio, ma sapendo in quale orifizio era infilato il fischietto...
CANDREVA 8.5-Senza palla ha acquisito una buona dose di intelligenza tattica, che mette al servizio di una quantità mostruosa. Contropiede da manuale per i movimenti e per come anticipa il tiro: capisce di avere davanti Andújar, deficitario nella copertura della porta, ed evita di trascinarsi troppo in fondo col rischio di calciare ormai in apnea e col portiere troppo sotto. Errore tipicamente suo, quindi merito doppio per averlo evitato in un momento così importante.
FELIPE ANDERSON 4-Tentare un virtuosismo in quella zona del campo, e con la squadra che arranca, è da esecuzione sul posto: è lui, non Parolo, a perdere il pallone sull’1-2. Si ripete in occasione del pari: Koulibaly commette fallo, lui sbaglia tutto il possibile nella protezione della palla. La brillantezza in avanti l’ha persa da qualche gara, ma rimanendo sul pezzo nell’approccio alla gara: qui invece perde la testa, sia nell’ottusità con cui si infila fra 4-5 avversari pur disponendo di alternative, sia nella mollezza con cui regala palloni decisivi. Stagione di alti e bassi troppo accentuati, serve un reset mentale per ripartire al meglio.
ĐORĐEVIĆ 5-Generoso, fisico, inconcludente, riesce nell’impresa di non lasciare tracce contro una difesa fra le più approssimative del torneo. Chiamiamolo col suo nome: riserva.
LEDESMA 9-Si è ripetuto che i contributi dalla panchina possono decidere una stagione: eccone la dimostrazione. Messo in una situazione tatticamente congeniale, raccoglie i cocci di un centrocampo a pezzi, arresta l’emorragia di palloni persi, si inventa il break che avvia l’azione del 2-3. Personalità e professionalità monumentali.
ONAZI 7-Classica domanda da Sanipoli, anche nella sintassi: “Se l’estate scorsa le avessero detto che avrebbe segnato il gol decisivo per il terzo posto, ci avrebbe creduto?”. Beh, forse non ci crede ancora... Notevole freddezza nel cercare il tocco di precisione anziché chiudere gli occhi e tirare forte, come spesso fanno i giocatori poco abituati a trovarsi davanti al portiere.
KLOSE 7-Appena in tempo per chiudere il discorso. Suggello a una stagione al di sopra delle aspettative.

PIOLI 8.5-Primo tempo di grande sicurezza e cambi al millimetro quando tutto sembra saltato.
Dimostra senso pratico, e se riesce a innestarlo sulle doti già dimostrate può davvero arrivare in alto.

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Post: 2.878
01/06/2015 10:36
 
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Non ti seguo, Matador. Sul gol che riapre il match è chiaro che fa tutto Parolo, che peraltro si è anche scusato dicendo che aveva lo scarpino rotto. Il tacco è quello - pregevole in disimpegno - di De Vrij, che era uscito e dunque poi sulla palla persa non era più piazzato. Felipe non c'è in quella azione. Aggiungo anche che non capisco il giudizio sul rosso a Parolo, francamente solare come pochi in entrambi i cartellini


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Post: 652
01/06/2015 16:07
 
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Sull'autore del colpo di tacco ho proprio visto male io.
Per il resto continuo a pensare che non fosse la giocata migliore in quel momento.
Perché va in orizzontale verso l'interno del terreno, quanto di peggio in caso di palla persa.
Perché prende in controtempo i compagni, nella fattispecie Parolo, più degli avversari.
Perché, quando l'avversario ti pressa in quel modo, il ritmo su cui basa il suo assalto va spezzato, non assecondato sia pure con una giocata pregevole.
Secondo me la soluzione migliore sarebbe consistita, trovandosi più vicino al pallone, nel coprire qust'ultimo col corpo, prendere il fallo e fermare l'azione.
Forse in quella scelta c'è qualcosa della filosofia di Pioli del giocare sempre la palla e della tecnica come unica via al risultato: stimo il mister per questa sua impostazione, ma il campo ha dimostrato che ogni tanto serve un piccolo correttivo di rude pragmatismo.
Sull'espulsione, in occasione del secondo giallo Parolo parte con una certa irruenza, ma si ferma ampiamente in tempo: simulazione, rilevabile già a velocità normale.
Il confronto con Ghoulam, al quale servono due-tre entrate a piedi uniti consecutive per meritare la stessa sanzione, mi sembra illuminante.
[Modificato da Er Matador 01/06/2015 16:10]

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