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Pagelle Juventus-Lazio 2-0

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2015 10:32
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Post: 2.878
18/04/2015 23:32
 
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Marchetti 5.5: Il tiro di Tevez è imparabile, quello di Bonucci no, anche se è insidioso
Basta 6: All'arrembaggio, a costo di lasciare scoperto il suo lato. Ma non è colpa sua
Cana 5: Sul secondo gol il difensore dominante deve uscire su chi tira, e si sono visti tutti i suoi limiti nel ruolo. Bene per il resto, poi entra Morata e soffre
Mauricio 5: Il peccato originale. Appena strigliato da Cana perché non tiene la linea del fuorigioco, ecco che lascia Tevez in posizione regolare e la partita gira. Anche sul secondo gol poteva prendere decisioni diverse
Braafheid 6: Gioca solo un tempo ma lo fa discretamente, "alla Konko del primo anno"
Cataldi 4.5: Sta coi grandi, va valutato col giudizio dei grandi: molto male, questa sera, pur con tutte le attenuanti. Perde più palloni di tutti (11), su entrambi i gol non riesce a recuperare la posizione sul centro-destra (e lo scatto di Bonucci era iniziato da molto lontano), si fa bruciare da Evra che di testa ci grazia, mostra personalità al tiro ma scarsa pericolosità (5 tentativi, 4 fuori), perde malamente la palla dell'occasione di Vidal e chiude con un fallo da dietro che poteva anche evitare, visto l'infortunio di Parolo
Biglia 5: Perde il duello aereo con Vidal che porta al vantaggio, ma aveva appena messo una fasciatura alla testa e data anche la stazza non gli si può imputare nulla. Però perde anche la palla da cui nasce la ripartenza del 2-0. La manovra non manca, ma la densità in mezzo della Juve non gli consente di trovare imbucate decisive
Lulic 6: Corsa continua a tagliare il campo, portando tanti palloni in avanti e in area juventina. Continuo e cattivo, anche da terzino, ma senza il guizzo vincente
Felipe Anderson 4.5: Si deprime quasi subito, dopo i primi dribbling non riusciti, e fa una partita da primo Felipe Anderson, ovvero peggio del secondo Zarate
Klose 6.5: Gioca con il veleno, corre come un matto anche palla al piede, picchia tutti e solo un miracolo di Bonucci gli impedisce di riportare la partita sull'1-1
Mauri 5: Il suo inserimento per limitare centralmente la Juve (parole di Pioli) non riesce, anzi. E in fase offensiva è decisamente innocuo
Candreva 6.5: La Lazio migliore è quella che sboccia col suo ingresso impetuoso, che trova il suo culmine nella traversa su punizione. Ma parliamo di 15-20 minuti massimo
Keita 5.5: Contro questa Juve, coi compagni stanchi e sotto la pioggia, non trova giocate utili
Ledesma sv
Pioli 5: Mi preoccupa questa incapacità di affrontare la Juve, nostra avversaria nelle prossime due finali: perde praticamente come all'andata, cercando di fare la partita e facendosi infilare in ripartenza. Senza due uomini fondamentali come De Vrij e Parolo, forse era a maggior ragione più consigliabile una gara di intelligenza, come quella sfoderata a Napoli. Il voto basso è per questo, ma resta il fatto che le assenze restano il primo colpevole e che una sconfitta in questa partita era ampiamente preventivabile

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Post: 1.597
19/04/2015 00:18
 
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partita identica all'andata nell'andamento anche se abbiamo fatto una figura mogliore lottando a lungo. pressing altissimo e puntualmente puniti al primo errore. in vantaggio la juve si chiude a testuggine e non avremmo segnato manco giocando 3 giorni.

alla vigilia pensavo che piu a lungo fossmo riusciti a tenerla sullo 0-0 piu possibilità avevamo di farla nostra, purtroppo gli episodi del match l'hanno messo come si poteva prevedere nelle mani della squadra piu forte e piu esperta.

resto col dubbio che questa squadra non voglia affrontare la juve in modo piu accorto per moti "filosofici" o perchè non siamo proprio capaci di giocare d'attesa? sono interrogativi importanti in vista della finale di CI.

per me sul secondo gol doveva essere mauricio a chiudere, in ogni caso entrambi i centrali sono indietreggiati troppo e vorrei un replay da dietro la porta perchè marchetti non mi è piaciuto. ma piu di tutto è grottesco il modo in cui il centrocampo era completamente assente una volta saltata la linea di pressing (nella tre quarti avversaria!). questo atteggiamento esasperato direi che dopo 2 partite dovremmo aver capito che con la juve non si puo fare.

migliori in campo per me biglia e lulic. forse sei stato troppo severo con cataldi e lo dico io che non ne sono innamorato, ma specie nel primo tempo secondo me ha giocato bene. e anche anderson, che è vero, per 3/4 del secondo tempo non ha letteralmente toccato palla ma era costantemente ingabbiato da una selva di juventini e nelle rare occasioni in cui si riusciva a mettere in moto era l'unico a dare l'impressione di poter creare qualche pericolo.
nel primo tempo non mi sono piaciute alcune scelte, molto egoistiche, in quel senso giusto il paragone con zarate.

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Post: 1.597
19/04/2015 00:25
 
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ah una cosa voglio aggiungere. io non amo parlare degli arbitri, e non penso che in particolare oggi abbia influito sul risultato, ma è assurdo che marchisio abbia finito la partita.

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Post: 2.878
19/04/2015 01:20
 
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Non so se sono stato troppo cattivo con Cataldi, probabilmente sì perché questa sera non perdiamo per colpa di Cataldi, ma perdiamo per le assenze, per l'atteggiamento, perché i giocatori si sono aiutati un po' meno del solito, e perché Felipe non è andato via mai. Resto però dell'idea che sia (ancora?) molto deficitario in fase difensiva - specie nell'ottica MLiana di vederlo centrale con Biglia nel 4-2-3-1 - e che con Parolo almeno una delle due imbarcate sul centro-destra la tamponavamo. Gli ho dato 5 meno mezzo voto per l'entrata finale, che ci farà giocare presumibilmente con Biglia-Ledesma domenica. Entrata da censurare per l'inutilità, non certo per la cattiveria, perché concordo con te su Marchisio e avevo invocato in diretta il rosso per lui, che si era già reso protagonista di tre fallacci prima di quello su Lulic

Sul tuo dubbio: il ritorno al San Paolo è stato un capolavoro d'attesa, dunque penso di poter dire che sia stata una tattica scelta, e lo conferma anche Pioli nel post-gara, dicendo che il suo correttivo rispetto all'andata era stato mettere Mauri al centro per non lasciare Biglia da solo a uscire su Pirlo. Per il resto abbiamo fatto una gara avveniristica, con oltre 17 minuti di possesso palla nella metà campo juventina, nostro primato in trasferta quest'annoi proprio contro la capolista, che peraltro mai aveva subito un possesso così elevato nella sua metà campo in tutta la stagione, e mai si era fermata al 40% di possesso palla totale. Però si sono chiusi benissimo, lasciando alto solo Matri e pure con Tevez dietro la linea della palla, e alla fine hanno rischiato davvero solo su quella palla di Klose dopo un errore di Chiellini e su una punizione

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Post: 1.588
19/04/2015 01:28
 
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Considerando che erano reduci dalla partita di Champions e non hanno applicato turnover, mi aspettavo un atteggiamento stile Napoli, e invece pronti via ci siamo insediati nella loro metà esponendoci ai lanci di Bonucci e Pirlo e alle accelerazioni di Tevez.
In ottica campionato è una sconfitta che avevo messo in conto, lo sconforto deriva dalla prospettiva di subire altre due legnate da qui ad agosto. Non riusciamo proprio a prendergli le misure, e in 180 minuti abbiamo tirato in porta su azione due volte, sempre a risultato ampiamente compromesso. Bene solo Lulic per quanto mi riguarda; Cataldi e Anderson i peggiori.

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Post: 2.725
19/04/2015 02:32
 
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Grazie a tutti, non ho visto la partita e mi sono abbeverato. Se becco una replica integrale le faccio in settimana. Peccato per il risultato ma io ho perso fiducia dopo la sconfitta loro a Parma. É lí che l'abbiamo persa. E poi di nuovo quando si è rotto De Vrij.

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Post: 652
19/04/2015 04:28
 
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MARCHETTI 3-Poco convincente sul primo gol, ridicolo sul secondo: in entrambi i casi pesa la mancanza di reattività, suo difetto arcinoto. Che si tratti di repertorio tecnico anacronistico, personalità inadeguata a certe partite o recupero approssimativo dall’infortunio, il dato di fondo non cambia: se si vuole puntare in alto, un portiere del genere è un brufolo che deve sparire con la crescita.
BASTA 6.5-Come al solito, col piccolo particolare che gli spazi da coprire in diagonale sono troppi e i compagni in grado di appoggiarlo in avanti troppo pochi. Prendere nota: è uno già pronto per questo tipo di partite.
CANA 2-Nessuno al mondo può sostituire de Vrij ora come ora, sia chiaro. Ma qual è l’approccio più sensato a un’impresa del genere? Procedere passo dopo passo, cercando di non strafare, o lanciarsi nel vuoto alla ricerca non si sa di cosa? Lui sceglie la seconda opzione, che si concretizza in uscite dissennate e determinanti per le due segnature avversarie. Altro brufolo (cfr. Marchetti).
MAURICIO 4-A certi livelli non ci si possono permettere errori come quello che libera Tévez verso l’1-0. Paga anche un calo di concentrazione dovuto al numero consecutivo di gare dall’inizio, e per un titolare di complemento vale come obiezione accolta: purché vi sia un Gentiletti in grado di restituirlo al ruolo di utile alternativa.
BRAAFHEID 5.5-Al contrario di Cana, riparte dal basso cercando di limitarsi alle cose semplici: peccato che la lunga inattività renda problematiche anche quelle. La sua parabola stagionale ricorda quella di Albertini, ed è il caso di tenerne conto.
BIGLIA 5-In assenza di Parolo dovrebbe dedicarsi maggiormente all’interdizione, e non lo fa. Non gioca male, tenendo conto anche della menomazione fisica cui va incontro nella prima parte della gara: sbaglia piuttosto l’interpretazione della gara. Gran direttore d’orchestra, ma non gli si chieda di capire e scrivere lo spartito.
LULIĆ 6-Il più frizzante e in partita all’inizio, poi le bollicine svaniscono. Al pari di Basta, rientra fra quelli in partita con la testa.
CATALDI 4.5-Altra vedova di Parolo, che fra centrocampo e difesa lascia in lacrime un intero harem. Comprensibile l’inesperienza, meno il fallo ingenuo a partita chiusa che offre a Tévez e Rizzoli l’assist per il delitto perfetto. Palazzi potrebbe incriminarlo per istigazione a delinquere.
FELIPE ANDERSON 5-Parte motivato ma castrato dalla mancanza di spazi, cerca di rientrare in corsa combattendo palla su palla, quindi si demoralizza e scivola fuori dalla partita. Da impresentabile a fuoriclasse contro le medio-piccole, per esserlo anche a questi livelli servono altri salti di qualità. Tempo al tempo.
KLOSE 5-Nel primo tempo ha l’unica occasione su un rigore in movimento: peccato che in movimento non lo sia lui, che cincischia perdendo l’attimo fino al tiro deviato da una difesa schierata. Con tutto l’apprezzamento per il suo contributo da regista offensivo, come finalizzatore appartiene al passato.
MAURI 5-Ottime letture offensive nel primo quarto d’ora, poi ritmi e fisicità della gara lo emarginano in maniera quasi ovvia. Non doveva scendere in campo nella formazione iniziale.
CANDREVA 6.5-Fisicità e idee che servivano dal primo minuto. Giocatore utile in panchina è buono per un’altra volta (semicit.).
KEITA 6-Un peso piuma potenzialmente brillante sbattuto sul ring dei pesi massimi: la voglia c’è, la possibilità di combinare qualcosa no.
LEDESMA s.v.-Mesta comparsata nel recupero. Forse sarebbe servito prima.

PIOLI 3-Mancano i due giocatori cui non ha mai rinunciato per scelta tecnica, e oggi si capisce perché.
Manca la testa per certe partite, cui alcune squadre sono abituate e altre meno.
Ma su questo giù le mani dal tecnico: i progressi compiuti in questo senso sono notevoli e una grande Lazio, al pari della città che rappresenta, non può essere fatta in un giorno.
Poi si arriva agli errori evitabili.
Perché spezzare la breve serie positiva di Berisha per recuperare in tutta fretta uno che non ha niente più di lui, col risultato di ritrovarsi Marcel Marceau che mima un sacco di patate?
Perché, dovendo compensare il deficit di corsa dovuto all’assenza di Parolo, Mauri e Klose dal primo minuto con Candreva in panchina?
Perché, dopo la prova di maturità tattica di Napoli, riproporre il bis dello scempio al debutto contro la Nocerina con un assetto alla garibaldina, o piuttosto alla carlona?
L’impressione è che anche lui abbia risentito del banco di prova più impegnativo.
Ma anche lui ha compiuto passi da gigante insieme alla squadra, passando da errori sistematici nei cambi a partite in serie vinte grazie alle sostituzioni.
Se fa tesoro della lezione, e sembra averne la possibilità sia come persona sia come tecnico, anche la brutta gara di stasera può rappresentare una tappa nella crescita del gruppo.

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Post: 2.878
19/04/2015 11:19
 
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Re:
Er Matador, 19/04/2015 04:28:


Perché, dopo la prova di maturità tattica di Napoli, riproporre il bis dello scempio al debutto contro la Nocerina con un assetto alla garibaldina, o piuttosto alla carlona?



Questa è LA domanda. Fai benissimo a citare l'esordio a San Siro: è da quella trasferta che non giocavamo con un baricentro così alto (56 metri col Milan, 55 ieri). Perché (1)? E ripeto: perché (2) in un match in cui la linea la comanda Cana e non De Vrij e in cui non c'è Parolo al fianco di Biglia se l'argentino perde duelli o palloni (come successo in entrambi i gol)? E perché (3) non fare tesoro dell'ottima interpretazione della gara di Napoli? Sono interrogativi che - ripeto - poco spostano in relazione alla gara di ieri, che si poteva perdere in mille altri modi, ma che vanno posti in ottica delle due finali in arrivo: ci vorrà una tattica diversa, perché pensare di spegnere la Juve per 90 minuti è avveniristico, per non usare il termine ingenuo.

Curiosità: l'avete visto Tevez biancoceleste a fine gara?



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Post: 1.588
19/04/2015 13:22
 
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Io capisco i buoni propositi di Pioli e penso che sia corretto, coerente e coraggioso nel non snaturare l'identità della squadra, ma la strategia (partire forte da subito senza tenere conto di un probabile calo fisico dei bianconeri) e la tattica (baricentro altissimo, terzini avanti insieme come a San Siro) messe in campo ieri sono sinonimo di suicidio.

Essere un po' più accorti -soprattutto quando ti mancano due elementi fondamentali come De Vrij e Parolo- non significa riproporre la minestra di Reja. Pioli a volte si fa prendere un po' troppo la mano, per lui o è bianco o è nero. Ieri purtroppo è stato bianconero.

Comunque se ieri sera ero sconfortato oggi voglio essere ottimista e augurarmi che l'ennesima legnata sui denti, così palese, così manifesta nelle sue modalità ci insegni qualcosa in vista del 7 giugno. Poi, per carità, la possiamo perdere con una punizione di Pirlo, una veronica di Pogba, un'invenzione di Tevez, ma così no. Così sarebbe veramente umiliante.

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Post: 652
19/04/2015 15:48
 
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Re: Re:
ℬaruch, 19/04/2015 11:19:



Questa è LA domanda. Fai benissimo a citare l'esordio a San Siro: è da quella trasferta che non giocavamo con un baricentro così alto (56 metri col Milan, 55 ieri). Perché (1)? E ripeto: perché (2) in un match in cui la linea la comanda Cana e non De Vrij e in cui non c'è Parolo al fianco di Biglia se l'argentino perde duelli o palloni (come successo in entrambi i gol)? E perché (3) non fare tesoro dell'ottima interpretazione della gara di Napoli? Sono interrogativi che - ripeto - poco spostano in relazione alla gara di ieri, che si poteva perdere in mille altri modi, ma che vanno posti in ottica delle due finali in arrivo: ci vorrà una tattica diversa, perché pensare di spegnere la Juve per 90 minuti è avveniristico, per non usare il termine ingenuo.


Credo che la spiegazione dipenda dalla perfetta simmetria con la gara del debutto.
Anche allora mancavano de Vrij e Parolo, all'epoca solo omonimi dei Top 11 affermatisi in seguito.
Anche allora, ed eccoci alla risposta per tutte le tue domande, Pioli è andato in confusione di fronte al nome dell'avversario: smarrendo la percezione della sua fisionomia tecnico-tattica e dimostrando, al pari del gruppo, di non essere mentalmente pronto per certe partite.
A San Siro iniziava, con una scoppola poi rivelatasi salutare, il percorso che ci ha portati dalla glaciazione del Rejano III al riveder le stelle.
Ieri sera è iniziato, se sapremo fare tesoro della lezione, il percorso che ci può portare da una già ragguardevole prospettiva sul secondo posto a qualcosa in più.
Per me, anche in generale, è questa la chiave di lettura della pur spiacevole serata allo Juventus Stadium.
Una chiave di lettura confortante in prospettiva, da integrare con un'altra considerazione: quali sono gli indicatori in concreto più attendibili per la consistenza tecnica di una squadra, al di là delle parole e delle valutazioni a volte un po' avventate?
Quelli forniti da chi, se sbaglia pronostico, non rischia la figuraccia al bar ma di perdere soldi veri: bookmakers e designatori arbitrali.
Ora, se il prezzolato di turno ha l'incarico di affondarci nella corsa alla piazza d'onore, dove piazza la cannonata? Nella gara teoricamente facile che ci può togliere punti decisivi, non certo dove siamo già sfavoriti dal pronostico.
Una direzione di gara come quella di Rizzoli "sprecata" alla stregua di un jolly contro la Juventus significa una cosa sola: ci temevano già quest'anno per lo scudetto.
Come nel '99, infausto riferimento cui rimanda anche lo strano diagramma dell'impegno bianconero in campionato a cavallo del turno di CL.
Anche allora, prima dell'andata in Coppa, persero malamente 1-0 con l'ultima e virtualmente retrocessa (all'epoca l'Empoli, gol di Bianconi).
Anche allora, prima del ritorno in Coppa, giocarono alla morte contro di noi e contro ogni logica di classifica, dopo che un arbitro funzionale al sistema ci aveva decimato la difesa nella gara precedente.
Anche allora c'era in ballo un gioco di squadra simil-ciclistico per favorire un risultato sportivo altrui: col Milan, per continuare a imporre la diarchia nella spartizione degli scudetti; oggi con la xxxx per continuare a imporre la bolla tecnica e bancaria di una società tecnicamente fallita, che senza la qualificazione in CL rischierebbe di saltare, e l'asse anti-Lotito.
Com'è finita per i bianconeri in Coppa? Com'è finita l'anno dopo in campionato?
Tocchiamo tutto il toccabile, ma le difficoltà tecnico-tattiche e mentali, più il trattamento arbitrale, di ieri sera rappresentano una sorta di debutto in società a certi livelli di classifica.
Segno che sarà dura, che il lavoro in una certa ottica imporrà livelli qualitativi più elevati e possibilità di sbagliare ridotta a zero, con una crescita più lenta e assai meno a fari spenti rispetto a quella che ci ha condotti fino a qui.
Ma segno innanzitutto che a certi livelli, con panoramica su quelli ancora superiori, ci siamo arrivati davvero.
[Modificato da Er Matador 19/04/2015 15:54]

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Post: 1.694
20/04/2015 10:32
 
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Le faccio molto sintetiche. Sono fuori tempo massimo ma non volevo esimermi.

Marchetti 5,5 - si poteva fare meglio sul tiro di Bonucci. Non sembra nulla di irresistibile.

Basta 6,5 - il migliore dei nostri, con Lulic.

Braahfeid 6 - ancora in ritardo di condizione ma non demerita. Dal suo lato non arrivano pericoli.

Cana 4 - non ci siamo proprio.

Mauricio 4 - vedi sopra.

Biglia 5,5 - di fatto, i due gol nascono da sue due giocate/letture errate. La regia c'è, ma i buoi erano già scappati dalla stalla.

Cataldi 5 - palla a sé fa anche cose discrete ma quando non ce l'ha è peggio che andare di notte. Male il rosso, non se ne sentiva il bisogno di quel fallo al 90°.

Lulic 6,5 - l'ho visto bene. Tonico, presente. Anche a organico completo, deve giocare dall'inizio, in questo momento.

Mauri 5 - non lascia il segno mai.

Felipe Anderson 5 - la DeLorean di DOC ci ha riportato a prima di Lazio-Varese. Mi ha irritato, soprattutto nel primo tempo.

Klose 5,5 - la voglia c'è, la capacità di incidere negli ultimi 16 metri molto bene. E purtroppo la seconda conta più della prima.


Candreva 6 - il migliore di tutte le punte e mezzepunte. Un giocatore cui non rinuncerei mai, ma evidentemente Pioli si fida più di Mauri, cui invece farei più volentieri a meno in gare dove dinamismo, mobilità, corsa e fiato contano più della sagacia tattica e della maestria negli inserimenti (che non ti faranno fare).

Keita 5,5 - non ha molti minuti, ma più di un calcio d'angolo non conquista. Speravo in qualcosa di meglio.

Ledesma n.g.


Pioli 5 - quando dopo 28 minuti perdi 2 a 0 c'è poco da stare a spiegare. Stra-assolto dal mio punto di vista nella gara d'esordio. Per dirla alla Stramaccioni ho fatto le guerre atomiche in difesa di Pioli per QUELLA partita che, lo dico adesso come ho sempre detto, è stata il manifesto programmatico della stagione. Quello che siamo stati dopo lo siamo stati (e lo siamo ancora, si spera) perché c'è stata QUELLA partita e - eccezion fatta per qualche sporadica esibizione - su QUELLA partita si è costruita una mentalità (aborrrrrrro la parola mentalità. Chiamiamolo, allora, orientamento).
Ma sabato, per Giove, andava giocata in tutt'altro modo.

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