Un paio di cose interessanti che ho trovato in rete su Guerrieri. Questa è un'intervista a un suo ex preparatore datata 5 gennaio 2014:
La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato chi Guerrieri l'ha scoperto, plasmato e cresciuto, Alessandro Carta, preparatore dei portieri ex Lazio. La sua è una vita a tinte biancocelesti, un legame nato nel 2002, grazie alla scelta dell'allora direttore generale Nello Governato. Cinque stagioni in Primavera e cinque nel settore giovanile con il Gen. Giulio Coletta, sono tante le soddisfazioni nella capitale per Carta, che ha contribuito nella sua decennale esperienza alla crescita di tanti ragazzi come De Angelis, Boccolini, Santarelli, Iannarilli, Mangerini, Berardi, Lezzerini e molti altri. Di seguito l'intervista realizzata dalla nostra redazione.
Parliamo subito di Guido Guerrieri, ha avuto modo di sentirlo una volta tornato dal Qatar?
“Sì l'ho sentito, era molto entusiasta e contento, continua a raccogliere le soddisfazioni che merita. È un grande talento, un ragazzo molto sveglio, piace anche per questa sua eleganza che va al di là dell'essere portiere. Ha un suo stile spiccato. Quella in Qatar è stata una sorta di vacanza premio creata da un'associazione a nome di Iker Casillas, che mirava a premiare i portieri delle Nazionali che potrebbero partecipare ai Mondiali del 2022. Hanno fatto dei giochi tecnici, lui si è piazzato molto bene, in quinta posizione. Ha perso contro un argentino che poi è arrivato in finale. Il primo posto se lo è aggiudicato un tedesco del '96 che andrà a vedere i Mondiali in Brasile, mentre il secondo assisterà alla finale di Champions League. Il fatto che abbiano premiato un mio allievo è per me grande motivo di orgoglio”.
Cosa pensò la prima volta che vide Guido Guerrieri?
“Io ho fatto 10 anni alla Lazio da coordinatore dei preparatori dei portieri, quindi di ragazzi ne ho visto molti. Quando ho conosciuto Guerrieri, era nei Giovanissimi provinciali, si giocava la Coppa Roma, che la Lazio vinse. Il titolare era Chessa, Guido non era tra i più pronti, era piccolino, poi è cresciuto molto. Ma già all'epoca notai in lui una grande capacità, quella di rendere semplici le cose difficili. Io quel giorno gli dissi di tenere bene a mente questo suo grande pregio. Poi l'ho avuto negli Allievi, siamo andati molto bene quell'anno. É stato un binomio vincente, l'hanno premiato come miglior portiere in un torneo internazionale, è stato convocato molte volte in Europa League con la prima squadra e in Nazionale. Senza dimenticare che ha sottoscritto un contratto, quindi c'è stata una crescita enorme, non solo fisica e tecnica ma anche dal punto di vista caratteriale. È un ragazzo molto timido e introverso, ha dovuto adattare il suo carattere ad un ruolo così delicato che richiede doti da leader e una personalità spiccata”.
Dove può arrivare secondo lei Guido Guerrieri?
“In serie A e spero alla Lazio perché lui è un laziale vero (bene, ci piace! n.d.ML). Non è facile essere profeta in patria, non sempre ti danno delle opportunità, si tende sempre a guardare altrove. Il calcio in prima squadra è meno favola di quanto sia nel settore giovanile. Magari farà prima esperienza in categorie minori, in una Lega Pro, ma è ancora presto. L'anno prossimo giocherà titolare in Primavera, quest'anno sta dividendo il ruolo con Strakosha”.
E questa è l'intervista più lunga rilasciata da lui che sono riuscito a trovare, datata 18 luglio 2014:
Guido Guerrieri è considerato uno dei portieri più promettenti del panorama nazionale e internazionale. Ha soltanto 18 anni ma possiede un enorme potenzialità. La scorsa stagione si è alternato con Strakosha in difesa della porta della Lazio Primavera. Quest’estate è il suo secondo ritiro con la prima squadra e il ragazzo si dice soddisfatto di come sta andando:”Stamattina abbiamo fatto un allenamento duro con Grigioni. Va tutto per il meglio, vogliamo dare il massimo – ha detto Guerrieri a Lazio Style Channel –.L’anno scorso fu il mio primo ritiro ed ebbi problemi di ambientamento, mentre quest’anno è stato più facile. Attualmente sono ancora un giocatore della Primavera e spero di giocare il più possibile. Pioli? E’ un allenatore preparato che si aspetta molto da noi giovani. Allenamento più divertente? Lo spara-palloni, ma arrivano certe fucilate. Filippini? Divido la stanza con lui. E’ un ragazzo esuberante ma divertente. Ha il solo difetto di essere rosicone quando gioca alla playstation (ride, ndr). Futuro? Devo crescere molto sotto tutti i punti di vista. Ho molto da imparare da mister Grigioni che cura tutti i particolari. Con gli altri portieri ci aiutiamo molto, c’è un bel rapporto tra di noi”.