Beh ma ovviamente era un discorso relativo, nel senso che 43 partite e 6 gol con zero trofei teoricamente non giustificano l'alone di leggenda che si porta dietro da 20 anni. Poi me lo ricordo anche io come - letteralmente - calava la notte sull'Olimpico quando Zoff era costretto a sostituirlo dopo un'oretta. Era proprio un'altra Lazio, che giocava due tipi di calcio molto diversi: con Gazza e senza. E qui infatti torniamo a quel che dicevo sopra, allo spartiacque: lui, o meglio ancora il suo acquisto (e quindi sì, certo, Cragnotti, ma Cragnotti fisicamente non andava in campo) ci hanno traghettato da Fioribergodisergiopingreguccisoldàbaccidominiriedlesclosasosa a una Lazio che, anche dopo il ciclo super-vincente, è comunque rimasta in confidenza con la vittoria, è stabilmente nella colonna sinistra della classifica, è - si spera definitivamente - un'altra cosa rispetto a quel che era prima (dell'acquisto) di Gascoigne. E questo vale molto di più di un gol in serpentina al Pescara, o di un primo tempo stellare col Torino in Coppa Italia, o anche di un gol al derby all'ultimo minuto.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 15/07/2015 14:43]