cuchillo76, 03/12/2014 16:03:
Keita lo scorso anno ha fatto 6 gol stagionali, non ricordo quanti assist, comunque tanti (mi sembra 9) e si è procurato un rigore a soli 18 anni, poi diventati 19 a marzo. Bruno Giordano, per dire, ha segnato in serie A a 19 già compiuti e il primo anno di A (pur un con girone a 16 squadre) ha fatto gli stessi gol. E parlo di Dio. Sinceramente, a mia memoria, non ricordo un attaccante della Lazio che a cavallo tra il 18esimo e il 19esimo anno di vita abbia inciso così tanto sulla resa della squadra in termini di gol e assist. A questo livello, mi viene in mente Roberto Mancini a Bologna e pochissimo altro. Giocatori che a 18 anni, poi 19 in corso di stagione abbiano inciso così tanto io non ne ricordo a mazzi, perlomeno in squadre medio-alte. Quindi, parliamo - stando ai numeri - di uno che tanto "normale" non è.
Eppure è bastato un Milan-Lazio per sbatterlo in panchina a Genova a vantaggio di Felipe Anderson. E da lì in avanti è passato il concetto - assurdo - che trattasi di due giovani promettenti sullo stesso livello che devono giocarsi il posto partita per partita. Questo lo sai perché? Perché la gente, nel calcio come nel resto delle cose della vita, si ricorda a malapena quel che è successo negli ultimi cinque minuti e mezzo.
Ciò detto, mancano due terzi di stagione e la qualità vera, quando c'è, emerge sempre. Quindi metto in chiaro fin da subito che se a fine anno Keita non avrà avuto lo spazio che io credo meriti la colpa sarà prima di tutto di Keita. Il mio fastidio è solo per gli ostacoli extra che vengono messi sul suo percorso. In due giocatori speravo quest'anno, Keita e Cataldi: uno lo hanno messo riserva di Felipe Anderson e l'altro è più fracico di Ederson. E noi domenica dopo domenica s'attaccamo a Mauri e Parolo... Ma tanto mi pare che andiamo bene no? Non bisogna essere troppo critici, perché la Lazio sta andando bene!