Federico Marchetti: 6 Si applica maggiormente sui rinvii di piede, con risultati alterni; va giù come un sacco, e in netto anticipo, sul rigore; blocca bene a terra un paio di palloni non banali; latita, come al solito, sulle uscite. E questo sarebbe un portiere da grande squadra. Mah...
Luís Pedro Cavanda: 4 Perde Juanito valutando male un rimbalzo anomalo: e l'errore non sarebbe irreparabile, dato che l'avversario ha un pallone non facile e c'è de Vrij pronto a intervenire. Perché, allora, quel fallo scriteriato che costa la partita, sapendo per giunta di avere sul groppone un'ammonizione immeritata? Rovina risultato e prestazione, sin lì meno arrembante ma attenta e nel complesso positiva.
Stefan de Vrij: 6 Così concentrato sulle palle basse, evitando uscite imprudenti, da perdere qualche colpo di troppo su quelle alte. Bene per applicazione, ma un po' troppo in modalità compitino. Si farà, la stoffa c'è tutta.
Michaël Ciani: 6 Un pallone perso in maniera sciagurata e un'amnesia in una situazione di gioco aereo: potrebbero bastare per compromettere tutto. Peccato, perché per il resto si dimostra il migliore del reparto arretrato.
Ştefan Daniel Radu: 6 Papera all'attivo anche per lui, con un rinvio corto di testa - quando aveva il nulla alle spalle e poteva appoggiarla al portiere - da cui nasce la velenosa conclusione di Nico López. Senza infamia e senza lode ma, nel complesso, il meno convincente dei quattro dietro. Se di scelta tecnica si tratta, non ha molto senso preferirlo a Braafheid.
Lucas Rodrigo Biglia: 6.5 Dirige bene una manovra assai meno ritmata e stringente rispetto alla gara col Torino. Servirebbe qualcosa in più per l'accelerazione decisiva, ma forse non rientra nelle sue caratteristiche. Lascia meno spazi del solito al centro.
Marco Parolo: 6 Pura corsa e un tiro dal limite. In partite come questa, dove non serve la sua abnegazione per sostenere l'intensità d'insieme, si potrebbe provare qualcosa di diverso.
Ogenyi Eddy Onazi: 5 Soffre più di tutti i ritmi meno assatanati, smarrendo i riferimenti e pagando l'ammonizione nel primo tempo. È come un vigile: se non si trova in mezzo a un traffico infernale, non sa cosa fare. Giusto sostituirlo.
Antonio Candreva: 6.5 I pochi lampi di qualità provengono da lui, ma diluiti in una brodaglia abbondante e decisamente sciapa. Servirebbe un cambio in grado di pungolarlo quando accusa cali di tensione.
Senad Lulić: 7 Tatticamente efficacissimo, non solo in occasione del gol. Disponesse di un bagaglio tecnico decente, ogni suo inserimento creerebbe seri pericoli. Lavorare, ci sono margini di miglioramento.
Filip Đorđević: 5 Troppo rozzo e fuori fase, ma a preoccupare è soprattutto il passo indietro nell'intesa coi compagni. Va servito al meglio, considerando che si è confermato il più propenso a buttarla dentro con una certa regolarità.
Felipe Anderson Pereira Gomes: 6.5 Gioca una partita a sé stante, ma trova i guizzi che basterebbero per l'allungo decisivo in dieci, quando è più difficile trovare la vittoria in maniera maggiormente collettiva. La squadra non lo segue, questo il punto.
Álvaro Rafael Luengo González: 6 Spesso come terzino, accumula errori in serie. Sufficienza di stima, anche perché l'accoppiata fra rientro e collocazione fuori ruolo avrebbe messo i bastoni fra le ruote a chiunque.
Miroslav Josef Klose: 5.5 Non si segnalano spunti di rilievo. Si dirà: la gallina non può fare l'uovo tutte le domeniche, e con uno spezzone di gara a disposizione. Il problema è che lo si è confermato solo per quello...
Stefano Pioli: 7 Il gruppo paga la serata blaugrana contro i granata, e ci può stare.
Per parte sua cerca la vittoria, interviene in maniera opportuna coi cambi, gestisce l'inferiorità numerica al punto che quasi non ci si accorge dell'uomo in meno.
A non convincere è l'atteggiamento dei giocatori nel finale, visibilmente determinati a condurre in porto un risultato che solo ai mediocri può sembrare soddisfacente.
Rimane un po' di ruggine rejana, insomma: lavorare di carta vetrata, senza pietà.
[Modificato da Er Matador 31/10/2014 03:55]