Pagelle Verona-Lazio 1-1

MARCHETTI 6 - Blocca gli unici due tiri in porta del Verona. Sui rigori aspettiamo e speriamo...
CAVANDA 4 - Mo' te riconosco, li mortacci tua! Come sta Basta?
DE VRIJ 6,5 - M'è piaciuto, sta diventando affidabile. Poi è importante avere un buon piede da cui far ripartire le azioni da dietro.
CIANI 6 - Un voto in meno per la grandissima cazzata che per poco non ci costa il gol. Per il resto era la sua partita, e a sportellate con Toni l'aveva pure vinta.
RADU 6 - Soffre molto Nico Lopez all'inizio, ma poi riesce a prendergli le misure. Forse ci stava anche il 5,5 però lo voglio premiare: l'uruguaiano è forte.
PAROLO 6,5 - Corre tanto come al solito ma stavolta molto meno a vuoto, è utilissimo specie dopo l'espulsione di Cavanda.
BIGLIA 7 - Non perfetto come contro il Torino ma comunque migliore in campo.
ONAZI 5,5 - Male nelle giocate, nella gestione del pallone (a parte l'imbeccata di esterno destro per il contropiede sprecato da Djordjevic-Candreva). Detto questo, aiuta molto a fare densità in mezzo al campo. Non è un caso se per oltre un'ora il Verona non sia riuscito a costruire nulla.
CANDREVA 5,5 - Gli è mancata la gamba, l'accelerazione bruciante. Come Lulic fa la cosa migliore in occasione del gol.
DJORDJEVIC 5 - Amico mio, stavolta non ti salvo. Bene il lavoro oscuro e però una palla stoppala, un cross fallo, un tiro provalo.
LULIC 6 - Gol in stile 26 maggio (basta sostituire Moras a Lobont). Non molto altro da ricordare, però.

GONZALEZ 6,5 - Bella partita del Tata, insolitamente educato anche col piede. Vai a vedere se alla fine non sarà lui il cursore con cui irrobustire il centrocampo...
ANDERSON 6 - Primi 10 minuti irritanti, poi entra in partita e fa anche un paio di belle cose. Il problema è che a dama non ci arriva mai.
KLOSE sv - Restituisce a Candreva un pallone troppo lungo, era una bella occasione proprio nel recupero.

PIOLI 6,5 - Buono l'equilibrio della squadra e buona anche la gestione dell'inferiorità numerica. Sono mancate la brillantezza di Candreva, l'ispirazione di Djordjevic e la qualità di Keita, ma non è colpa sua: quelli aveva.

Marchetti 7: Nel primo tempo è decisivo in almeno tre circostanze interpretando il ruolo alla Neuer e uscendo alto a frustrare le ripartenze veronesi. Gioca talmente alto che per due volte cercano di tirare da centrocampo. Sicuro in un paio di parate a terra su Toni e Lopez nella ripresa
Cavanda 4.5: Se anche nei suoi periodi migliori conti i giorni che ti separano dal rientro di Basta, un motivo c'è, e s'è visto questa sera quando s'è addormentato su Gomez facendosi prendere il tempo e poi causando rigore ed espulsione. Peccato, per un'ora (e finché c'era Jankovic, soprattutto) aveva giocato un'ottima gara
De Vrij 6: Qualche ombra, come lo svarione che offre a Toni una palla-gol in area, ma se la cava
Ciani 6: A volte paga la sua esuberanza con falli e palle perse, come quella da cui nasce il colpo di testa di poco alto di Toni, ma nel complesso fa match pari con l'attaccante veronese
Radu 6.5: La sua migliore da quando è rientrato: da capitano annulla Nico Lopez dopo averlo azzoppato e non butta mai via il pallone
Onazi 6.5: Grande pressing, si muove ad elastico a tutto campo e trova il modo di mandare Djordjevic (poi troppo generoso) a rete. Nella ripresa però perde qualche palla e scivola in più di una circostanza, e Pioli lo toglie
Biglia 7: Ormai la sua pagella non parte dal 6, ma dal 7, voto che stasera conferma con una prestazione di sostanza e qualità. Non è solo il fulcro del gioco, è il leader
Parolo 5.5: Una ripresa in leggero miglioramento e tanto impegno, ma sono troppi gli errori di passaggio: forse è stanco. Ha anche una palla buona per il 2-0 dal limite ma il tiro è centrale
Candreva 6.5: Non gli fanno fare quello che vuole come al solito e lui un po' si incupisce. Si accende nel finale del primo tempo: prima cerca il tiro da fuori, poi spreca l'assist di Djordjevic, subito dopo mette dentro il cross del vantaggio. Nella ripresa va di saggezza, specie dopo il rosso
Djordjevic 5.5: Mi è piaciuto, fa movimento continuo e lotta su ogni pallone, ma è troppo poco convinto quando deve tirare. In due circostanze cerca Candreva invece di puntare la porta, e il primo è un grave errore, il secondo una sbucciata a fondo campo. Indecisioni importanti che gli costano un voto in meno
Lulic 6.5: Una prima mezzora non brillantissima, poi sale di tono e trova l'inserimento del gol. Viene sostituito nel suo momento forse migliore
Gonzalez 6.5: Entra bello tosto e mette la museruola a Juanito Gomez, pur giocando fuori ruolo
Felipe Anderson 5.5: Avvio horrible da fantasma indemoniato. Con lui la Lazio cambia in peggio, ma nell'inferiorità numerica si aprono spazi che giovano alle sue caratteristiche. Al momento di concretizzare, però, evapora. Giocatore coi guanti, sulla mani e sui piedi
Klose sv
Pioli 6: Premiare l'atteggiamento da grande squadra che non patisce la voglia del Verona e l'inferiorità numerica o stigmatizzare l'eccesso di ricerca della fase offensiva a costo di subire in ripartenza quando si è in vantaggio o quando si è in 10? Propendo per la prima pista, ma non mi è andato giù il cambio offensivo Lulic-Anderson sullo 0-1

Federico Marchetti: 6 Si applica maggiormente sui rinvii di piede, con risultati alterni; va giù come un sacco, e in netto anticipo, sul rigore; blocca bene a terra un paio di palloni non banali; latita, come al solito, sulle uscite. E questo sarebbe un portiere da grande squadra. Mah...
Luís Pedro Cavanda: 4 Perde Juanito valutando male un rimbalzo anomalo: e l'errore non sarebbe irreparabile, dato che l'avversario ha un pallone non facile e c'è de Vrij pronto a intervenire. Perché, allora, quel fallo scriteriato che costa la partita, sapendo per giunta di avere sul groppone un'ammonizione immeritata? Rovina risultato e prestazione, sin lì meno arrembante ma attenta e nel complesso positiva.
Stefan de Vrij: 6 Così concentrato sulle palle basse, evitando uscite imprudenti, da perdere qualche colpo di troppo su quelle alte. Bene per applicazione, ma un po' troppo in modalità compitino. Si farà, la stoffa c'è tutta.
Michaël Ciani: 6 Un pallone perso in maniera sciagurata e un'amnesia in una situazione di gioco aereo: potrebbero bastare per compromettere tutto. Peccato, perché per il resto si dimostra il migliore del reparto arretrato.
Ştefan Daniel Radu: 6 Papera all'attivo anche per lui, con un rinvio corto di testa - quando aveva il nulla alle spalle e poteva appoggiarla al portiere - da cui nasce la velenosa conclusione di Nico López. Senza infamia e senza lode ma, nel complesso, il meno convincente dei quattro dietro. Se di scelta tecnica si tratta, non ha molto senso preferirlo a Braafheid.
Lucas Rodrigo Biglia: 6.5 Dirige bene una manovra assai meno ritmata e stringente rispetto alla gara col Torino. Servirebbe qualcosa in più per l'accelerazione decisiva, ma forse non rientra nelle sue caratteristiche. Lascia meno spazi del solito al centro.
Marco Parolo: 6 Pura corsa e un tiro dal limite. In partite come questa, dove non serve la sua abnegazione per sostenere l'intensità d'insieme, si potrebbe provare qualcosa di diverso.
Ogenyi Eddy Onazi: 5 Soffre più di tutti i ritmi meno assatanati, smarrendo i riferimenti e pagando l'ammonizione nel primo tempo. È come un vigile: se non si trova in mezzo a un traffico infernale, non sa cosa fare. Giusto sostituirlo.
Antonio Candreva: 6.5 I pochi lampi di qualità provengono da lui, ma diluiti in una brodaglia abbondante e decisamente sciapa. Servirebbe un cambio in grado di pungolarlo quando accusa cali di tensione.
Senad Lulić: 7 Tatticamente efficacissimo, non solo in occasione del gol. Disponesse di un bagaglio tecnico decente, ogni suo inserimento creerebbe seri pericoli. Lavorare, ci sono margini di miglioramento.
Filip Đorđević: 5 Troppo rozzo e fuori fase, ma a preoccupare è soprattutto il passo indietro nell'intesa coi compagni. Va servito al meglio, considerando che si è confermato il più propenso a buttarla dentro con una certa regolarità.
Felipe Anderson Pereira Gomes: 6.5 Gioca una partita a sé stante, ma trova i guizzi che basterebbero per l'allungo decisivo in dieci, quando è più difficile trovare la vittoria in maniera maggiormente collettiva. La squadra non lo segue, questo il punto.
Álvaro Rafael Luengo González: 6 Spesso come terzino, accumula errori in serie. Sufficienza di stima, anche perché l'accoppiata fra rientro e collocazione fuori ruolo avrebbe messo i bastoni fra le ruote a chiunque.
Miroslav Josef Klose: 5.5 Non si segnalano spunti di rilievo. Si dirà: la gallina non può fare l'uovo tutte le domeniche, e con uno spezzone di gara a disposizione. Il problema è che lo si è confermato solo per quello...
Stefano Pioli: 7 Il gruppo paga la serata blaugrana contro i granata, e ci può stare.
Per parte sua cerca la vittoria, interviene in maniera opportuna coi cambi, gestisce l'inferiorità numerica al punto che quasi non ci si accorge dell'uomo in meno.
A non convincere è l'atteggiamento dei giocatori nel finale, visibilmente determinati a condurre in porto un risultato che solo ai mediocri può sembrare soddisfacente.
Rimane un po' di ruggine rejana, insomma: lavorare di carta vetrata, senza pietà.

Marchetti 6 - due uscite non banali nel primo tempo, in fondo mai veramente impegnato tra i pali. Quanto ai rigori, non è il mestiere suo se ancora in campionato siamo a ZERO alla sua quarta stagione.

Cavanda 3 - solo un suo "colpo" poteva compromettere un risultato che sembrava scivolare via senza storia.

De Vrij 6 - senza infamia e senza particolare lode. Quando imposta è una garanzia, quando appoggia pure. Ogni tanto perde il tempo sulle palle alte ma sta crescendo.

Ciani 6 - l'errore è da matita blu e per fortuna i suoi compagni rimediano. Peccato perché complessivamente aveva fatto una signora gara, vincendo ai punti il duello con Toni. Ma quelli sono errori che un punto secco te lo levano tutto.

Radu 6,5 - la migliore prestazione del 2014, a mio avviso. Ho contato una sbavautra in tutta la partita e il cliente non era dei più facili. Peccato non faccia nulla di interessante in proposizione. Per quello, aspettiamo le prossime puntate.

Biglia 7 - signore del centrocampo, ieri tra lui e gli altri 21 c'erano due categorie di differenza. Però le conclusioni in porta mi fanno rimpiangere Sorin.

Parolo 6 - abbiamo capito perché è stato comprato: per correre e fare pressing a tutto campo. E allora non era meglio richiamare Almeyda a 40 anni?

Onazi 5,5 - alla fin fine la prova non è manco così disastrosa. Nel primo tempo paga il ritmo basso, nel secondo perde la bussola forse perché già ammonito teme una Istanbul o una Udine bis.

Candreva 5,5 - nella prima mezzora sembrava Boksic quanno non j'annava de giocà. Nel finale, stranamente, in inferiorità numerica, gioca con intelligenza: cosa rara per lui. Ciò detto, siamo alle solite. Per sbloccare le partite servono le sue giocate, altrimenti è 0 a 0 nella migliore delle ipotesi.

Djordjevic 5 - la prima seria insufficienza del campionato. Contro una difesa più allegra di Sofia Gucci bisognava osare e fare di più.

Lulic 6 - la prima mezzora è la fiera dello stop sbagliato. Del resto, i fondamentali sono quelli che sono. Dopo il gol trova fiducia e nel secondo tempo è tra i più positivi. Il cambio credo fosse già concordato, del resto fino a 24 ore prima era perfino in dubbio.


Felipe Anderson 6 - gara decente, dopo gli impacci iniziali. Ma la sensazione è di uno eternamente barzotto.

Gonzalez 6 - gara di discreta sostanza. Bentornato.

Klose n.g. - sbaglia un triangolo facile. Peccato, era una potenziale occasione.


Pioli 6,5 - probabilmente il migliore "in campo". la Lazio vista per un quarto d'ora, prima dell'idiozia di Cavanda è la Lazio che vorrei sempre vedere, ossia una squadra che anche in una serata non particolarmente felice riesce a stare in controllo totale della parttia e a darti la sensazione che solo facendosi gol da soli non la si porta a casa. E infatti...
Un vero peccato perché c'erano tutte le premesse per 3 punti che dopo il gol di Lulic sembravano facili facili, contro un Verona che non vedeva l'ora di prenderne un altro e andare a casa. Verona addirittura fischiato dai suoi tifosi.
Davvero un delitto perfetto, quello di Luis Pedro.